Porto di Taranto, Gugliotti riunisce sindacati e istituzioni: verso un tavolo permanente di confronto

Scritto il 18/08/2025
da Carlotta Nicoletti

Incontro tra Commissario, sindacati e amministratori locali dopo le voci sul trasferimento di traffici. Confermata la volontà di restare a Taranto

Un tavolo di confronto stabile tra istituzioni e sindacati per discutere il futuro del porto di Taranto. È l’impegno emerso dall’incontro convocato dal Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Giovanni Gugliotti, dopo la richiesta urgente presentata dalle sigle sindacali CGIL, CISL e UIL a seguito di indiscrezioni sul presunto trasferimento della linea Bora Med di CMA CGM verso Salerno.

Smentite – Nel corso della riunione, Gugliotti ha ricostruito quanto apparso sulla stampa nazionale e internazionale, ribadendo che sia l’armatore sia Yilport Taranto hanno già smentito un disimpegno dal terminal jonico.

Partecipazione – All’incontro, ospitato nella sede dell’AdSP, erano presenti il sindaco di Taranto Piero Bitetti, il presidente della Provincia Gianfranco Palmisano e il deputato Ubaldo Pagano. Tutti hanno condiviso la necessità di un fronte comune per garantire continuità operativa e sviluppo allo scalo.

Posizioni – «L’incontro odierno rappresenta un momento fondamentale di confronto e collaborazione», ha dichiarato Gugliotti, sottolineando come il porto sia «un’infrastruttura strategica per l’intera area jonica» e ribadendo l’importanza di un dialogo permanente.

Visione – Per l’onorevole Pagano, «la transizione oltre la dipendenza siderurgica richiede bonifiche, dragaggi e una visione chiara dello sviluppo economico». Sulla stessa linea Palmisano, che ha proposto «un tavolo permanente per un monitoraggio continuo e condiviso».

Comune – Anche il sindaco Bitetti ha rimarcato l’impegno dell’amministrazione: «Il futuro del porto è il futuro di Taranto. Il dialogo avviato oggi deve diventare una prassi stabile».

Prospettive – L’incontro si è concluso con la volontà di istituire un tavolo di lavoro che vada oltre l’emergenza contingente, inserendo il porto di Taranto al centro di un piano di sviluppo strategico per l’intera area jonica.