UIC: traffico passeggeri annuale globale tornato ai livelli pre-COVID. Asia dominante nel traffico merci

Scritto il 13/10/2025
da R.S.

I volumi di passeggeri rimangono relativamente bassi in Africa, ma si nota una crescita modesta

Nel 2024, i volumi del traffico passeggeri ferroviario hanno continuato a crescere in tutte le regioni dell’UIC, con un aumento complessivo del 7% rispetto al 2023. Per la prima volta dalla pandemia, il traffico passeggeri annuale globale è tornato ai livelli pre-COVID del 2019. Questi i risultati provvisori sull’andamento del traffico tra le aziende associate all’UIC nel 2024.

D’altro canto, il trasporto merci ferroviario nel 2024 non ha subito variazioni, senza registrare alcuna crescita complessiva. Questa stagnazione globale è il risultato di tendenze opposte, con un calo diffuso in molte aziende, in particolare in Europa, dove i volumi del traffico merci sono diminuiti di circa l’8% nell’UE-27, mentre è stata compensata da una crescita significativa in India, dove le ferrovie indiane hanno registrato un aumento del 6%.

Il traffico passeggeri ferroviario in tutto il mondo è diminuito di oltre il 50% (vedi Figure 1 e 3) nel 2020 a causa della pandemia. La ripresa è stata graduale nel 2021 e nel 2022, per poi accelerare notevolmente nel 2023 e culminare con un pieno ritorno ai livelli pre-crisi entro il 2024.

L’Asia continua a dominare il settore, con le ferrovie indiane e cinesi che insieme hanno registrato oltre 2,6 trilioni di passeggeri-chilometro nel 2024. Le ferrovie cinesi si sono riprese più rapidamente, superando i livelli pre-COVID entro il 2023 e mantenendo la crescita da allora. Le ferrovie indiane sono ancora leggermente al di sotto dei livelli del 2019, ma mostrano una forte tendenza al rialzo.

Anche in Europa, la ripresa dal 2020 è stata robusta, trainata da importanti operatori come le Ferrovie Nazionali Francesi (SNCF), le Ferrovie Tedesche (DB AG), le Ferrovie dello Stato Italiane (FS) e la Rete Ferroviaria Nazionale Spagnola (RENFE). Una crescita particolarmente forte è stata registrata anche dalle Ferrovie dello Stato Polacche (PKP), dalle Ferrovie dello Stato Ungheresi (MÁV) e dalle Ferrovie dello Stato Turche (TCDD).

I volumi di passeggeri rimangono relativamente bassi in Africa, ma si nota una crescita modesta, soprattutto per la Transgabonese Operating Company (SETRAG) e le Ferrovie Nazionali Marocchine (ONCF). Nelle Americhe, il traffico passeggeri continua a riprendersi a un ritmo più lento, sebbene la statunitense Amtrak abbia ormai superato i livelli di passeggeri del 2019.

Dal 2019, il trasporto merci su rotaia ha mostrato andamenti divergenti tra regioni e operatori (vedi Figure 2 e 3).

Supportata da una crescita sostenuta, guidata da China Railways, Indian Railways e Kazakhstan Railways (KTZ), l’Asia mantiene una posizione dominante. Al contrario, l’Europa sta affrontando un declino diffuso, con cali significativi nel 2023 e nel 2024 per operatori come PKP, SNCF, DB e Lithuanian Railways (LTG). Ciononostante, alcune aziende, come FS, sono riuscite a invertire questa tendenza.

In Africa, i volumi di traffico rimangono modesti ma sono in graduale aumento, in particolare per ONCF. Negli Stati Uniti, secondo un trend riportato dall’Association of American Railroads (AAR), i volumi di trasporto merci su rotaia rimangono elevati ma sono stagnanti dalla crisi del 2020.

Nel complesso, il 2024 segna un plateau nel trasporto merci ferroviario globale. Dal 2023 al 2024, le ferrovie cinesi hanno registrato un calo dell’1%, mentre KTZ e AAR hanno registrato volumi di traffico stabili. Solo le ferrovie indiane si sono distinte con una crescita del 6%.