Sei clausole per garantire regole certe, sicurezza e legalità nel settore degli appalti logistici
Confetra ha presentato un modello contrattuale per gli appalti di logistica che punta a rafforzare legalità, trasparenza e tutela del lavoro, grazie al contributo tecnico-giuridico dello Studio Ichino. Il contratto tipo prevede sei clausole vincolanti, già in linea con la normativa vigente, con l’obiettivo di fornire alle imprese uno strumento pratico per distinguersi nel rispetto delle regole.
Contratto tipo – Il nuovo schema, elaborato dal giuslavorista Pietro Ichino, è stato illustrato durante una conferenza stampa a Roma alla presenza del presidente di Confetra, Carlo De Ruvo. La proposta prevede: piena applicazione del CCNL Logistica, Trasporto e Spedizione da parte dell'appaltatore; una clausola sociale per l'assunzione da parte dell’impresa subentrante dei lavoratori impiegati da almeno sei mesi; rispetto della normativa sulla sicurezza; divieto di subappalto; obbligo di comprovata affidabilità tecnico-finanziaria e coperture assicurative e fideiussorie.
Tutela lavoro – "Questo è un modello concreto per distinguere chi rispetta le regole da chi cerca scorciatoie", ha affermato De Ruvo, che ha ribadito come la logistica non debba essere considerata un problema in sé, ma che sia necessario contrastare l’uso distorto degli appalti. Secondo Confetra, lo strumento presentato è già operativo e riflette le best practice del settore.
Legalità e norme – Ichino ha sottolineato che il contratto “contiene sia le linee guida per capire e applicare correttamente la disciplina vigente sia il contratto tipo, cioè un modello che risponda alle esigenze della legislazione attuale”. L’obiettivo non è solo assistere le imprese nell'applicazione corretta delle norme esistenti, ma anche promuovere una riforma che rafforzi le tutele e riduca l’incertezza normativa.
Sistema futuro – Secondo Confetra, questo è un primo passo verso un sistema contrattuale che tenga conto del concetto di dipendenza economica, con l’intento di tutelare i lavoratori anche in forme nuove rispetto al quadro attuale. "Solo oggi – ha dichiarato De Ruvo – abbiamo iniziato a ragionare con lo Studio Ichino su un modello di riferimento alternativo, in cui la dipendenza economica diventi un criterio guida".
Tavolo di confronto – La Confederazione ha inoltre rilanciato la richiesta di riattivare il "Tavolo della Legalità sugli Appalti di Logistica", già operativo in passato con il coinvolgimento dei ministeri competenti, delle organizzazioni datoriali e sindacali. Quel tavolo, secondo Confetra, aveva ottenuto risultati concreti prima di essere interrotto.
Fisco e strumenti – Confetra ha ribadito il proprio impegno per la trasparenza fiscale e ha ricordato di aver promosso l’introduzione del meccanismo di reverse charge IVA per gli appalti di logistica nella legge di bilancio 2025. L’associazione ha sollecitato l’approvazione dei relativi decreti attuativi per rendere pienamente operativa la misura.
Certezza del diritto – “Il plusvalore di questo modello contrattuale – ha concluso Ichino – sta nell’essere sicuri di redigere un contratto che non presenti rischi giudiziari più del necessario. Vogliamo semplificare e rafforzare la protezione dei lavoratori, senza generare incertezza che danneggia imprese e dipendenti”.