Navi ro-ro e ro-pax tra incertezze e costi: la decarbonizzazione, nuvove rotte e sfide

Scritto il 09/05/2025
da Carlotta Nicoletti

Durante il Business Meeting di SHIPPING ITALY a Genova, esperti del settore tracciano un quadro complicato del futuro energetico del trasporto marittimo

Il Sud del Mediterraneo si consolida come snodo chiave per i traffici ro-ro italiani. Ma tra opportunità logistiche e incertezze normative, il settore chiede più regole, navi e carburanti alternativi.

Rotte strategiche – Il traffico marittimo da e per la sponda sud del Mediterraneo si fa sempre più centrale per l’intermodalità italiana. Marocco, Tunisia e Algeria rappresentano oggi sbocchi naturali per le linee ro-ro, come emerso durante il terzo Business Meeting di SHIPPING ITALY, tenutosi ai Magazzini del Cotone di Genova.

Punti critici – A chiedere maggiore capacità e puntualità è Fabrizio Bertacchi (Stc – Transmec): “Serve cambiare il concetto stesso di ro-ro, che deve diventare come un treno: orari certi e servizio regolare”. Il traffico su Tanger Med è già sopra le previsioni con 500mila passaggi annui. Cruciale, secondo Bertacchi, distinguere tra navi ro-ro e ro-pax, troppo condizionate da logiche turistiche.

Regolarità cercasi – Anche Grendi, attiva su Tunisia e Algeria, sottolinea i vantaggi della formula ro-ro: “Un giorno certo di arrivo vale più di tutto” ha detto l’AD Antonio Musso. La clientela, anche accettando uno o due trasbordi, privilegia la stabilità rispetto all’incertezza delle portacontainer.

Fattori geopolitici – Restano però criticità nei porti africani: blocchi improvvisi, banchine indisponibili, regole poco chiare. “Ma l’autonomia nei carichi aiuta” ha aggiunto Musso. Anche Dfds punta sull’area, grazie al nuovo servizio tra Trieste e Damietta.

Decarbonizzazione complessa – Sui carburanti, gli operatori restano divisi. Shell avverte: “Nessuna soluzione unica. L’unica certezza è che sarà tutto più costoso”. Alpha Trading e Wärtsilä scommettono su HVO, biofuel e sistemi flessibili, ma il quadro normativo è incerto.

Navi del futuro – Matteo Catani, AD di GNV, annuncia: “Nuove navi a GNL entreranno in servizio da fine 2025. Investiamo in sicurezza e sostenibilità”.