Spezia sconfitto dal Palermo al Picco, panchina di D’Angelo a rischio dopo il ko

Scritto il 05/10/2025
da Francesca Balestri

Lo Spezia esce ancora sconfitto davanti al proprio pubblico. Al “Picco” i bianconeri perdono 2-1 contro il Palermo, aggravando una crisi che ora mette seriamente in discussione la posizione di Luca D’Angelo. La dirigenza aquilotta valuterà con calma il futuro del tecnico pescarese, ma i numeri parlano chiaro: solo 3 punti in 7 gare.

Difesa fragile – Quella che la scorsa stagione era una delle retroguardie più solide della categoria, oggi appare irriconoscibile. Sono già 11 le reti subite, segno di una vulnerabilità inattesa che complica ulteriormente la situazione. Ma i problemi non si fermano lì: l’attacco non riesce a incidere, con le uniche reti arrivate da Soleri contro la Juve Stabia e da Lapadula, troppo poco per invertire la rotta.

Riflessioni – A fine gara, D’Angelo si è presentato in sala stampa senza sottrarsi alle domande sul proprio futuro. “Sul mio destino dovete chiederlo alla società. Io sono convinto di riuscire a condurre la squadra fuori da questo momento, ma nello sport non c’è l’autodeterminazione, sopra c’è qualcuno che decide e in questo momento i risultati non sono positivi. Penso ci sia il tempo e il modo di recuperare se me lo permetteranno, altrimenti accetterò le decisioni e così come sono venuto, me ne andrò, in silenzio e senza creare problemi. Qui c’è una società ottima, con brave persone e anche il gruppo ha tanti bravi ragazzi, ma ripeto, non dipende da me la scelta, io posso solo lavorare sul campo”.

Analisi – Sul piano tecnico, l’allenatore continua a credere nella squadra. “Sono convinto che la squadra si tirerà fuori da questo momento, perché è una buona squadra che in questo momento non sta rendendo come potrebbe e anche nelle ultime due partite ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato, perché anche oggi non meritavamo di perdere”, ha spiegato D’Angelo. Le prossime ore saranno decisive per il futuro del tecnico e per un gruppo che dovrà ritrovare compattezza e fiducia prima che la situazione diventi irreversibile.