Sampdoria, Quagliarella: "Dall'esterno si percepiva confusione. Esonero di Pirlo un segnale di incertezza"

Scritto il 20/05/2025
da Simone Galdi - Carlotta Nicoletti

L'ex attaccante ospite alla seconda edizione del Premio Nazionale Telenord-Gianni Di Marzio

Grande attaccante della Serie A e della Nazionale italiana, Fabio Quagliarella è stato fra gli illustri ospiti della seconda edizione del Premio Nazionale Telenord-Gianni Di Marzio organizzato al Castello Brown di Portofino.

A margine dell'evento, Quagliarella analizza la situazione in casa Samp, sua ex squadra: “È un clima molto particolare, un po’ triste. Però bisogna guardare avanti. Leggevo del caos che è successo in Serie B… quindi c’è anche questo aspetto da considerare. Staremo a vedere"

L'ultima partita della regular season della Samp è stata proprio contro la Juve Stabia di Castellammare, città natale di Quagliarella: "Quella partita era speciale. Tra tutte, proprio l’ultima doveva giocarsi a Castellammare, a casa mia. Ma non è che la Samp sia retrocessa lì, durante il campionato le cose non sono andate bene, è sotto gli occhi di tutti. Mentre la Juve Stabia ha fatto un percorso eccezionale, partendo da lontano, dalla Serie C, con una società sana e ambiziosa, che ha confermato gran parte della rosa e ha disputato un’ottima stagione“.

Su cosa non abbia funzionato durante la stagione della Sampdoria, continua Quagliarella: “Dall'esterno si percepiva confusione. Hanno cambiato quattro allenatori, forse si pensava che la squadra costruita potesse salire direttamente. L’esonero di Pirlo dopo poche giornate, magari andava fatto prima del campionato. Così è sembrato un segnale di incertezza"

Quagliarella conclude sulla Samp: "Io credo che chiunque passi da Genova, e in particolare dalla Samp, ci lasci il cuore. Si vive bene, la tifoseria è calda. Arrivare allo stadio la domenica è uno spettacolo. Quindi sì, se un domani ci fosse bisogno, credo che nessuno tra noi ex si tirerebbe indietro“