Pettene: "La narrazione che tutto questo sia colpa di mio marito adesso deve finire. La verità è un'altra e stavolta saremo implacabili nel difenderla"
Si arroventa il clima attorno alla Sampdoria, appena retrocessa in C per la prima volta nella sua storia. Nella notte sono comparsi due striscioni di insulti e minacce al centro sportivo "Gloriano Mugnaini" di Bogliasco e nei pressi della residenza dell'ex presidente Edoardo Garrone. Entrambi erano siglati 61, un numero riconducibile a uno dei principali club di tifosi.
Nel pomeriggio (appuntamento alle 15, in campo alle 16), è previsto un allenamento della squadra. Previsto un forte contingentamento di forze dell'ordine, si temono contestazioni da parte di frange estreme di tifosi che nelle scorse ore hanno preso di mira le abitazioni di Niang e Vieira.
Intanto, Anna Pettene, moglie di Edoardo Garrone, di fronte agli ennesimi attacchi al marito e soprattutto all'incolumità della sua famiglia, ha preannunciato azioni legali nei confronti dei responsabili delle minacce e poi si è lasciata andare a un lungo sfogo parlando con Telenord: "Saremo implacabili. Reagiremo in ogni sede. Senza se e senza ma. Toglieremo giuridicamente la pelle di dosso a chi si è macchiato di questi comportamenti ignobili. Non ci lasceremo più intimidire e agiremo di conseguenza. Non si è trattato di quattro ragazzetti, ma gli imbrattatori erano capitanati da ultrasessantenni che sono rimasti lontani, nonostante questo sono stati individuati lo stesso".
Ma la presa di posizione di Anna Pettene, che prima parla da avvocato e poi da moglie e madre, non si ferma qui. E il discorso si allarga, sino ad abbracciare gli ultimi anni e il tracollo della Sampdoria, dove lei stessa aveva lavorato per un po' di tempo occupandosi del marketing: "La narrazione che la responsabilità di questo scempio sia di mio marito, Edoardo Garrone, deve finire una volta per tutte. Dal 2023 la società è gestita dai signori Manfredi e Radrizzani e adesso dove sono? E con loro dove sono Marco Lanna e gli altri componenti del precedente consiglio di amministrazione? Che cos'è questo assordante silenzio? Lanna, per un certo periodo, è stato anche presidente con questa nuova proprietà. Non si sente corresponsabile? E' il momento che venga fatta un'operazione verità. Mio marito non solo ha espiato le sue eventuali responsabilità, ma tutti sanno o dovrebbero sapere quello che anche dopo ha fatto o ha cercato di fare per la Sampdoria. Eppure nessuno ne parla, nemmeno a livello mediatico".
Il riferimento è alla trattativa Sampdoria/Vialli-Dinan-Knaster (quest'ultimo tra l'altro neo promosso in serie B con il Pisa, n.d.r.) del 2019-2020 affondata da Massimo Ferrero e poi all'operazione Alessandro Barnaba-Merlyn Partners supportata da San Quirico Holding delle famiglie Garrone-Mondini e dal manager Luca Bettonte avviata nel dicembre 2022 e definitivamente naufragata nel 2023, quando le venne preferita sul filo di lana la cordata Radrizzani-Manfredi, accolta (legittimamente) dall'allora Cda, dai creditori, dall'opinione pubblica e persino con l'avallo (in diretta esclusiva su Telenord) di Massimo Ferrero.
"Questi sono dati di fatto - ribadisce Anna Pettene - che mio marito Edoardo non ripete pubblicamente solo perché è un grande signore, oltre che un tifoso della Sampdoria e come tutti i tifosi sta soffrendo dello scempio compiuto da questa gente che adesso si nasconde e lascia spargere veleno e quant'altro sulla nostra famiglia. Ma, come ho detto, da adesso in poi passeremo all'attacco e chiameremo a rispondere, uno a uno, tutti i veri colpevoli di questa vergogna che si consuma nel silenzio di chi, con il nome della Sampdoria, si è sempre saputo riempire soltanto la bocca".