Fabio Borini è tornato a parlare del suo periodo da “fuori rosa” alla Sampdoria, tra la fine del 2024 e l’aprile 2025. Oggi attaccante del Salford City, club di Football League Two (la quarta serie del calcio inglese), l’ex giocatore blucerchiato ha ripercorso al quotidiano inglese The Times i momenti più duri della sua esperienza in blucerchiato, ricordando le tensioni interne con la dirigenza doriana.
Borini non usa giri di parole nel descrivere la rottura con la società ligure, individuando nel direttore sportivo Pietro Accardi la figura con cui i rapporti si erano incrinati sin dall’inizio.
“Il direttore mi aveva giudicato ancora prima di conoscermi." Le persone a me vicine sanno quanto sia stato difficile,” ha raccontato l’attaccante. “Il direttore ha preso una posizione molto severa prima ancora di incontrarmi. Ha deciso che non ero giusto, che ero un problema nello spogliatoio, quando in realtà ero lo spogliatoio. Ero pronto a fare causa al club. Avevo tutte le carte in regola per farlo, perché non potevano farmi allenare da solo, con orari diversi, senza cibo, senza alcun coinvolgimento con la squadra,” ha spiegato. “Ero davvero turbato.”
Borini ha raccontato anche come, in quel periodo, il confronto con un ex compagno di squadra lo abbia aiutato a ritrovare un po’ di equilibrio interiore:
“Ho parlato con un mio amico che era alla Sampdoria e viveva la stessa situazione. Mi ha detto: ‘Sento che sto guarendo stando lontano’. E ieri gli ho scritto: ‘Sto iniziando a provare quelle sensazioni’. È un processo lungo.”
“È stato un periodo durissimo”, conclude Borini, “ma mi ha reso più forte. Ora penso solo a tornare a divertirmi con il pallone.”
