La stampa internazionale ha riportato con stupore e rammarico la notizia, in Germania, Turchia, fino a Singapore
Un'eco globale per una caduta storica. La retrocessione della Sampdoria in Serie C, per la prima volta nei suoi 80 anni di storia, ha fatto il giro del mondo. Non è solo una notizia sportiva: è la triste chiusura, almeno temporanea, di una favola iniziata con lo scudetto del 1991, conquistato sotto la guida del compianto Paolo Mantovani. Una squadra di campioni, un club modello, oggi ridotto a rincorrere la dignità perduta tra i campi della Lega Pro.
La stampa internazionale ha riportato con stupore e rammarico la notizia. In Germania, Turchia, fino a Singapore, dove vive e opera Joseph Tey Wei Jin, l’imprenditore che in due anni ha investito quasi 100 milioni di euro senza riuscire a invertire la rotta. Persino la BBC ha dedicato spazio alla crisi blucerchiata, sottolineando come "una stagione segnata da sconvolgimenti dirigenziali e quattro cambi in panchina" abbia portato a questa pessima conclusione. La BBC ricorda anche che la Sampdoria, dopo la retrocessione in Serie B nella stagione 2022-2023, non è più riuscita a trovare stabilità. Nemmeno il ritorno di due simboli del passato come Alberico Evani e Attilio Lombardo, con il supporto esterno di Roberto Mancini, è bastato.
Marca, L'Équipe, e numerosi portali sportivi inglesi, tra cui uno vicino al Leeds United, hanno dato risalto alla vicenda, accostandola simbolicamente al declino parallelo di Andrea Radrizzani, ex proprietario sia del Leeds che – seppur virtualmente in modo mai formalizzato – della Sampdoria. Una caduta che sembra frutto del destino, ma che affonda le radici in una gestione dirigenziale segnata da errori, instabilità e promesse non mantenute.
Le reazioni delle istituzioni e della politica - Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato: "Una perdita incredibile per il calcio sia di Serie A che di B. Una ferita nel racconto dei valori del nostro sport. Dispiace, ma siamo convinti che una società così blasonata potrà risalire in tempi molto rapidi". Anche il presidente della Lega B, Paolo Bedin, ha espresso amarezza: "Un risultato triste per una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano. L’auspicio è che torni presto in alto". Dalla Liguria, le istituzioni locali si sono dette rammaricate. Il presidente della Regione Marco Bucci ha parlato di "questione sportiva che interessa tanti genovesi", augurandosi un pronto rilancio. Il vicepresidente della Regione, Alessandro Piana, noto tifoso doriano, ha aggiunto: "Non ci sono state partite significative. I torti arbitrali ci hanno danneggiato. Ma è mancata anche una visione societaria. E ora manca pure un comunicato ufficiale: un silenzio che fa ancora più male". Piana ha anche ricordato con malinconia i tempi della signorilità dei Mantovani e dei Garrone, auspicando che la tifoseria, vero cuore pulsante del club, possa guidare la rinascita: "Anche in trasferta ci saranno migliaia di tifosi. Lo stadio Ferraris resterà pieno. I campi di provincia vedranno una passione rara". Silvia Salis, candidata del centrosinistra alla carica di sindaco di Genova, da sempre sostenitrice blucerchiata, commenta: "È chiaro che sia dispiaciuta, non credo che ci sia altro da dire e da aggiungere. E credo che sia comprensibile".
I grandi ex - Giuseppe Marotta, oggi presidente dell’Inter ma uomo chiave della Samp dal 2002 al 2010, ha espresso dolore personale: "Ho vissuto anni splendidi con la Samp. La retrocessione è un epilogo triste, ma la speranza è che possa tornare velocemente dove merita. La Samp rimane un’icona". Luca Pellegrini, capitano della Sampdoria vincitrice di Coppa delle Coppe e Scudetto, 11 anni in maglia blucerchiata, oggi candidato nella lista civica Vince Genova ha commentato: “Per chi ha indossato, vissuto e sentito i colori della Sampdoria come una parte di sé e li sente ancora tatuati sulla pelle, vedere la squadra retrocedere in Serie C è un dolore immenso. Un colpo difficile da digerire, che lascia un segno profondo. Un forte dolore sportivo ed emotivo che speriamo possa essere lenito solo da una pronta e solida riorganizzazione da parte della Società, con l’obiettivo di riportare questo glorioso club nelle categorie che più gli competono. Avendo vissuto gli anni più belli della Sampdoria, posso dire con certezza che ciò che questa squadra non perderà mai è l’amore incondizionato dei suoi tifosi. Un legame che è stato forte, presente e indistruttibile, tanto nelle vittorie più gloriose della Samp d’oro quanto nelle ultime, difficili battaglie per evitare questa incredibile retrocessione. La Sampdoria riparta dai suoi tifosi, dai veri Sampdoriani, che sono sempre stati il cuore di questa squadra!".
Olly, vincitore di Sanremo - "Sei stata al mio fianco e io resterò al tuo. Forza Sampdoria", E' il messaggio che Olly, il vincitore di Sanremo 2025 e tifoso blucerchiato, ha postato commentando la retrocessione in serie C della sua squadra del cuore. L'artista, il cui vero nome è Federico Olivieri, ha pubblicato una foto in cui sventolano le bandiere della squadra con due cuori rossi.
L'accusa dei club - Durissimo il comunicato della Federclubs, che riunisce i gruppi organizzati della tifoseria blucerchiata. "Proprietà, dirigenza, giocatori: non dimenticheremo mai quello che avete fatto alla nostra amata. Le vostre mani sono insanguinate. La Sampdoria tocca il punto più basso della sua storia, meritatamente". Il comunicato accusa la società di incompetenza e promesse tradite, ricordando però con orgoglio la passione della tifoseria: "31mila persone venerdì al Ferraris, la media spettatori più alta in B, trasferte sold out. Ora tocca a noi crescere nuove generazioni di sampdoriani, sperando di tornare dove ci compete".