Liguria, approvati i nuovi percorsi per la celiachia: i pazienti sul territorio sono 6700

Scritto il 06/08/2025
da Carlotta Nicoletti

Definiti due PDTA per adulti e bambini: diagnosi precoce, presa in carico multidisciplinare e continuità assistenziale su tutto il territorio

La Liguria introduce due nuovi Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) per la celiachia, rivolti ad adulti e bambini. L’obiettivo è rendere omogenea la presa in carico e garantire diagnosi tempestive, terapie personalizzate e un follow-up strutturato per gli oltre 6.700 pazienti celiaci presenti nella regione.

Diagnosi precoce – I PDTA, elaborati dal Tavolo Regionale Permanente Celiachia con il contributo di medici, ordini professionali e associazioni di pazienti, fissano criteri condivisi per identificare precocemente la malattia. "La celiachia è riconosciuta come malattia sociale – sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò –. Il nostro Piano Sociosanitario 2023–2025 punta su una presa in carico efficace e multidisciplinare".

Percorsi distinti – I due documenti, uno per adulti e uno per bambini, definiscono fasi diagnostiche e terapeutiche omogenee in tutta la Liguria. " "I percorsi regionali sono stati elaborati in un’ottica di omogeneità, appropriatezza e integrazione dell’assistenza – sottolinea Barbara Rebesco, direttrice del Settore Politiche del Farmaco di Alisa –. La loro redazione, distinta per popolazione adulta e pediatrica, è stata possibile contributo e alla partecipazione di tutti gli attori coinvolti. I PDTA contengono indicazioni specifiche per la diagnosi, la cura e il follow-up della patologia, alle quali i professionisti sanitari devono attenersi, a garanzia di un percorso uniforme su tutto il territorio regionale".

Rete territoriale – I centri HUB di riferimento sono l’Ospedale Galliera per gli adulti e l’Istituto Gaslini per l’età pediatrica. A questi si affiancano numerosi presidi spoke e accreditati in tutte le ASL.

"Siamo molto soddisfatti di aver contribuito in modo sostanziale alla definizione del nuovo PDTA regionale per la celiachia, un risultato importante che rafforza la qualità e l’equità dell’assistenza sul territorio – commenta Giuseppe Spiga, vicedirettore sanitario dell’Istituto G.Gaslini e direttore dell'U.O.C. Governo Clinico-. Il Gaslini ha partecipato attivamente ai lavori del Tavolo Permanente Celiachia, mettendo a disposizione l’esperienza ventennale maturata come Centro Regionale di Riferimento per la malattia celiaca e la visione multidisciplinare che da sempre caratterizza il nostro Istituto. Il percorso di lavoro, intenso e collaborativo, ha permesso in soli sei mesi di costruire un modello condiviso, clinicamente solido e ben organizzato, che garantirà modalità di presa in carico omogenee in tutta la Liguria. Siamo entusiasti di essere stati individuati come Hub regionale per la celiachia in età pediatrica: un ruolo che potremo svolgere al meglio grazie alla rete del Gaslini Diffuso, con ambulatori dedicati in tutti i presidi territoriali e il pieno collegamento con l’attività specialistica e di endoscopia digestiva pediatrica del nostro Istituto. Il nostro impegno continua nel garantire diagnosi precoci, follow-up dedicati e una presa in carico personalizzata sia per i pazienti liguri che per quelli extraregionali. Riteniamo inoltre fondamentale promuovere, a partire dal PDTA, un percorso ordinato e sicuro di transizione verso i centri dell’adulto, affinché i giovani pazienti, oggi seguiti nei nostri ambulatori, possano continuare a ricevere cure adeguate anche nella fase successiva della loro vita".

Sviluppo continuo – "La recente realizzazione di un percorso regionale per la celiachia è stato un ulteriore traguardo frutto di un importante impegno e collaborazione da parte di tutta la Rete Regionale ligure per la celiachia – sottolinea Paola Romagnoli, referente Ambulatorio Celiachia Gastroenterologia E.O.Osp.Galliera, centro HUB regionale-. Oggi la celiachia può svilupparsi in età pediatrica, adulta e anche in età avanzata, con notevole impatto che sulla vita quotidiana. Per questo un percorso condiviso a livello regionale di diagnosi e follow-up della malattia, può supportare concretamente i pazienti lungo l'arco di tutta la loro vita, dal punto di vista clinico, psicologico e sociale".