Dai 12 milioni del vecchio organismo di governance della sanità si passa ai quasi 5 della nuova azienda
La governance sanitaria torna in mano alla Regione mentre quella logistica e organizzativa va nelle mani della vecchia-nuova creatura, Liguria Salute, che nasce dalla trasformazione di Alisa: è questo che emerge dalla conferenza stampa post-giunta che potrebbe cambiare il futuro della sanità ligure. Il disegno di legge dovrà passare dalla commissione regionale dedicata alla sanità e dal Consiglio: l'obiettivo è rendere Liguria Salute operativa il primo di settembre.
Costi - Una delle polemiche che sono tornate più volte negli ultimi anni ha riguardato i costi di Alisa, stimati attorno ai 12,5 milioni di euro all'anno. La nuova azienda invece costerà poco meno di 5 milioni: gli oltre 7 milioni avanzati verranno riutilizzati per prestazioni sanitarie di Asl e ospedali.
I risparmi arriveranno da tre voci di spesa: il personale, che scenderà da 109 a circa 40 unità ("ma i dipendenti verranno ricollocati, nessuno verrà lasciato a casa" assicura l'assessore alla Sanità Massimo Nicolò), con un costo che cala da circa 7 milioni a 2,3; i costi di funzionamento invece si dimezzeranno da 4 a 2 milioni di euro; il resto arriva dalla direzione strategica, che si riduce alla sola direzione generale. Per questo ruolo non è arrivata la riconferma di Filippo Ansaldi: l'attuale dg fa parte di un elenco di idonei - in questo momento sono 41 "ma potrebbero aumentare" dichiara il presidente di Regione Marco Bucci - e verrà scelto dalla Regione. Alcune funzioni non sono più previste, come il direttore socio sanitario che viene riassorbito dalla direzione regionale; altre invece verranno ricollocate tra il nuovo ente, la direzione sanitaria e gli enti del servizio sanitario, "quindi noi immaginiamo che la parte di epidemiologia, di programmazione sanitaria su commessa e incarico della Regione venga svolta dalle aziende sanitarie dell'area metropolitana, in particolare genovese. Immaginiamo quindi di creare un dipartimento regionale che esalti le capacità dei professionisti" spiega il direttore generale dell'area salute di Regione Liguria Paolo Bordon. "Si torna come tanti anni fa - dichiara l'assessore Nicolò - in cui c'era un'azienda, che in realtà era un'agenzia, con poche funzioni mentre tutta la parte strategica veniva in capo alla direzione dell'assessorato".
Logistica - Liguria Salute avrà compiti legati anche alla logistica, "è una delle funzioni su cui puntiamo molto - spiega ancora Bordon -. Non impatta sui cittadini ma è di backoffice, su cui abbiamo margini di miglioramento. Abbiamo decine di magazzini delle aziende sanitarie sparsi nella regione e non c'è un progetto per organizzarli e recuperare valore sulla gestione delle scorte, sul miglioramento dei processi all'interno del sistema. Le Regioni che lo hanno fatto hanno recuperato tra il 6 e il 10%. Sarà uno dei primi compiti su cui chiederemo alla prossima direzione di concentrarsi".