Alte temperature in Liguria, ecco (in anticipo) il piano caldo 2025

Scritto il 13/06/2025
da Filippo Serio

Le raccomandazioni sono quelle consuete: evitare alcolici, alimentazione leggere e vestiti freschi

Nonostante il 'bollino verde' emesso per la giornata di oggi dal Ministero della Salute per la Liguria, nella nostra regione quest'anno il caldo ha cominciato a farsi sentire prima del previsto.

Per questo motivo la Regione ha varato in anticipo il Piano Caldo per l'estate 2025, che viene attivato in caso di bollettino arancione e rosso. Con il giallo si verifica una condizione di preallerta, con il colore arancione e rosso, si passa in allerta.

“Sono previste - spiega Massimo Nicolò assessore alla sanità e ai servizi sociali di Regione Liguria - azioni mirate per prevenire e ridurre i potenziali rischi derivanti da ondate di calore: le attività, e le azioni di comunicazione, informazione e di supporto, in collaborazione con le ASL, il Comune di Genova e tutto il sistema sociosanitario ligure, sono rivolte in modo particolare alle persone suscettibili alle ondate di calore con rischio alto che, in Liguria, sono circa 5.500”.

I consigli - Anche quest’anno viene diffuso in tutta la Liguria, attraverso i canali social e locandine, un vademecum con le raccomandazioni da seguire per evitare gli effetti negativi sulla salute delle ondate di calore. Fra i principali consigli:

- idratarsi costantemente durante l’arco della giornata

- seguire un'alimentazione leggera

- evitare alcolici

- bevande gassate e ghiacciate

- evitare esposizione al sole specie nelle ore più calde

- vestire leggero non usando tessuti sintetici,

- verificare con il proprio medico eventuale modifica delle terapie, anche in relazione alla pressione sanguigna.

“Una particolare attenzione spiega Ernesto Palummeri responsabile per Alisa del centro per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore – viene rivolta alle residenze per anziani. In condizioni di rischio, vengono diramati dal centro gli avvisi a tutte le strutture sanitarie, sociosanitarie e sociali, attraverso la cooperativa Agorà, invitandole a adottare le misure necessarie per ridurre i rischi per le persone fragili.