Il consigliere dem critica la proposta del presidente Bucci: “Le macchine non funzionano da sole, senza personale le promesse restano vuote”
Liste d’attesa sempre più lunghe e prestazioni sanitarie fondamentali spesso irraggiungibili per i cittadini liguri. A denunciarlo è Armando Sanna, consigliere regionale del Pd, che accusa la giunta di non affrontare il problema alla radice: “La salute non si garantisce con software e slogan, servono investimenti veri e nuove assunzioni”.
Tempi critici – I dati parlano chiaro: un’ecografia alla mammella urgente richiede in media 55 giorni, una visita oculistica urgente 18 giorni. Alcuni esami neurologici o elettromiografie, denuncia Sanna, “sono di fatto introvabili”, con pazienti costretti a rivolgersi al privato o a rinunciare alle cure.
Le proposte – Il presidente della regione Marco Bucci ha annunciato un nuovo sistema digitale per aumentare del 20-25% le prestazioni senza ricorrere a straordinari. In più, l’idea di far funzionare macchinari come TAC sette giorni su sette per dodici ore.
Il nodo personale – “Peccato che le macchine non funzionino da sole: servono medici, tecnici e infermieri”, ribatte Sanna. “E invece di vantarsi di non pagare straordinari, si dovrebbe iniziare a riconoscere il lavoro di chi tiene in piedi la sanità ligure”.
Le richieste – Per l’esponente dem “la Liguria non può più aspettare: occorrono assunzioni mirate, investimenti strutturali e un controllo reale dei tempi. I cittadini non devono essere lasciati soli davanti a una sanità sempre più inaccessibile”.