Savona, sindaco Russo a Telenord: “Savona cambia pelle. Cultura, stadio e infrastrutture al centro del nostro progetto”

Scritto il 22/10/2025
da Carlotta Nicoletti

Sul fronte delle infrastrutture, il sindaco ha parlato dell’Aurelia Bis, definendola senza mezzi termini una “ferita aperta” per la città

Savona riparte da tre pilastri: il rilancio culturale, la riqualificazione dello stadio Bacigalupo e il completamento dell’Aurelia Bis. Lo ha ribadito il sindaco Marco Russo in un’intervista che fa il punto sulle grandi sfide aperte per la città.


Uno dei primi temi affrontati è quello dello stadio Bacigalupo, struttura storica oggi inagibile da anni e in stato di forte degrado. Il sindaco ha confermato che il Comune ha elaborato un progetto importante, non privo di difficoltà legate alla posizione dell’impianto, situato in una zona alluvionabile. L’intervento prevede la messa in sicurezza delle aree critiche, la riqualificazione di parte delle gradinate per renderle agibili a circa 2.000-3.000 spettatori e la trasformazione del campo da gioco in erba sintetica, così da poter ospitare partite di buon livello, compreso il Savona Calcio. Saranno recuperati anche gli spogliatoi e l’area bar. Si tratta di un investimento complessivo da circa 3,2 milioni di euro, con un cofinanziamento richiesto alla Regione Liguria. Russo ha spiegato di aver già illustrato il progetto al presidente Toti, che ha condiviso l’impostazione tracciata dall’amministrazione.


Il secondo tema è quello del rilancio culturale. La candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura non ha ottenuto il titolo, ma ha lasciato un’eredità solida. Russo ha sottolineato come quel percorso sia stato per l’amministrazione uno strumento per ripensare l’identità della città. Grazie anche a fondi PNRR e FESR, sono stati avviati investimenti per circa 80 milioni di euro. Oltre all’infrastruttura fisica, è emersa una grande partecipazione: durante la fase di candidatura erano arrivate 370 proposte da cittadini, associazioni e operatori culturali. Da lì è nato il progetto “Savona 2027”, che punta a fare di quell’anno un momento simbolico per il compimento del cambiamento. Ieri, ha raccontato Russo, la sala in cui è stato presentato il progetto era piena, a testimonianza della voglia di partecipazione e di cambiamento.


Sul fronte delle infrastrutture, il sindaco ha parlato dell’Aurelia Bis, definendola senza mezzi termini una “ferita aperta” per la città. I lavori, fermi da oltre un anno, riguardano porzioni significative del territorio di Savona e dei comuni limitrofi, e stanno da tempo impattando in modo pesante su due quartieri cittadini. Russo ha spiegato che l’interruzione è legata alla crisi dell’impresa appaltatrice. Anas ha comunicato l’intenzione di revocare l’appalto e riassegnarlo, ma il procedimento è ora nelle mani del tribunale fallimentare di Roma. Se il giudice darà il via libera, ha assicurato il sindaco, i lavori potranno ripartire nei primi mesi del 2026. In attesa della ripresa, il Comune ha chiesto ad Anas interventi concreti per mitigare gli effetti negativi del cantiere sui quartieri coinvolti.


In chiusura, il sindaco ha parlato del proprio mandato, ricordando che la sua candidatura nel 2021 era parte di un progetto politico ampio, condiviso da una coalizione coesa. La trasformazione avviata richiede tempo e non può esaurirsi in cinque anni. Per questo motivo, ha lasciato intendere che una continuità amministrativa sarà fondamentale per dare compimento ai progetti in corso. Anche se non ha ufficializzato la ricandidatura, ha ribadito che la disponibilità personale e politica non mancherà.