"Che ci siano code perenni e manutenzioni a rilento con dividendi da centinaia di milioni di euro e profitti dell'8% annuo è inaccettabile"
"O partono tutti i cantieri previsti senza eccessivi aumenti tariffari oppure si ridiscute tutto. Sono disponibile a ridiscutere tutto ma proprio tutto dal punto di partenza", concessione inclusa, non solo il piano economico finanziario Pef. Lo afferma il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, a margine di un'audizione alla Camera dicendo di essere "molto" irritato con Autostrade per l'Italia. "Che ci siano code perenni e manutenzioni che vanno a rilento con dividendi da centinaia di milioni di euro e profitti dell'8% annuo è una cosa per me inaccettabile. Non solo a Genova, ma penso all'Adriatica, penso all'A1 e penso ad altri tratti. Quindi o mi convincono ad andare avanti, oppure si può anche rivedere tutto da capo", afferma.
La presa di posizione di Salvini, secondo quanto si apprende, sarebbe legata ad una notizia riportata nei giorni scorsi dal Secolo XIX nella quale si riportava l'ipotesi di utilizzo dei ristori previsti da Aspi dopo il crollo del ponte Morandi per la sistemazione di alcuni ponti cittadini. Senza i 40 milioni di ristori - veniva messo in risalto - previsti da Autostrade per l'Italia 620 tra viadotti, impalcati e strade sopraelevate a Genova nel 2026 rischierebbero di essere chiusi o di subire limitazioni al traffico perché entro il prossimo 30 giugno vanno completate le ispezioni ma il Comune non ha i fondi per intervenire. L'allarme era stato lanciato qualche giorno fa dall'assessore comunale ai Lavori pubblici Massimo Ferrante proprio alla vigilia dell'inizio dei monitoraggi previsti dal decreto per la sicurezza sui ponti a partire dal primo gennaio 2026.
La sindaca di Genova Silvia Salis il 6 agosto scorso a Roma a margine di un incontro con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sullo Skymetro aveva chiesto al Mit di intercedere con Aspi per avere quei fondi evitando che venissero dirottati per compensare gli extracosti del tunnel subportuale in corso di costruzione a Genova, grande opera da oltre un miliardo prevista come risarcimento per il crollo del ponte Morandi a carico di Aspi.
L'accordo per il risarcimento del crollo del ponte Morandi firmato nel 2021 da Governo, Autostrade per l'Italia, Comune di Genova e Regione Liguria, prevede un totale di circa 1,5 miliardi di investimenti da parte di Aspi a Genova tra cui il tunnel della Fontanabuona, opera attesa da decenni nel levante ligure, i cui lavori non sono ancora iniziati.
L'accordo prevedeva inoltre 100 milioni a carico di Aspi per realizzare il nuovo svincolo autostradale di Pegli lungo l'A10 Genova-Savona, il raddoppio della rampa autostradale tra la strada Guido Rossa e il casello di Genova Aeroporto e la costruzione di un autoparco in città, altri 180 milioni per interventi di manutenzione sulla rete autostradale genovese dove Aspi non ha ancora completato il ripristino della barriere antirumore rimosse nel 2019 per motivi di sicurezza a seguito di un'inchiesta
