Un ordine del giorno unitario firmato da tutti i gruppi di minoranza. Stefano Rebora rientra a Genova per allestire l'alternativa al sostegno via mare
Un ordine del giorno firmato da tutti i gruppi di opposizione sarà presentato domani in Consiglio Regionale della Liguria. La richiesta è chiara: la Regione si attivi per tutelare i partecipanti alla missione umanitaria della Global Sumud Flotilla, attaccata nei giorni scorsi da droni in acque internazionali mentre tentava di raggiungere Gaza con aiuti umanitari.
“Difendere la Flotilla significa difendere il diritto alla solidarietà e alla pace. Non si può restare in silenzio di fronte a un atto intimidatorio verso chi porta aiuti a un popolo assediato”, afferma Stefano Giordano, capogruppo del Movimento 5 Stelle, primo firmatario del documento sottoscritto anche da Pd, Lista Sansa, Lista Orlando Presidente e Alleanza Verdi Sinistra.
L’odg chiede che la Regione Liguria, tramite la Conferenza Stato-Regioni, solleciti il Governo nazionale ad adottare strumenti di tutela per chi prende parte a missioni umanitarie internazionali. Un appello forte anche alla maggioranza di centrodestra: “La Giunta regionale – aggiunge Giordano – non può restare neutrale. Deve dire chiaramente da che parte sta”.
Il capogruppo del Pd Armando Sanna sottolinea l’urgenza morale della richiesta: “Ignorare questo ordine del giorno significa ignorare le 50 mila persone che sono scese in piazza per Gaza, e anche i tanti cittadini liguri che hanno contribuito con aiuti concreti. La Regione deve dare un segnale”.
A dare concretezza all’impegno umanitario ligure è anche Music for Peace, la storica ong genovese, che ha raccolto oltre 500 tonnellate di materiali di prima necessità destinati alla popolazione civile di Gaza. I beni – cibo, medicine, articoli sanitari – sono già stoccati nella sede genovese dell’organizzazione, pronti per essere inviati non appena sarà possibile.
Proprio in queste ore, il presidente di Music for Peace Stefano Rebora, dopo aver partecipato all’organizzazione della Global Sumud Flotilla, ha annunciato il proprio rientro a Genova. Una decisione presa in pieno accordo con la Flotilla, per avviare parallelamente le procedure necessarie all’apertura di un corridoio umanitario via terra.
“Questa nuova fase del progetto – si legge in una nota dell’ong – permetterà di rafforzare le azioni concrete di sostegno alla popolazione palestinese, affiancandosi a quelle via mare, con l’unico obiettivo di rompere l’isolamento di Gaza e restituire speranza a una comunità stremata”.
Sulla vicenda interviene anche Gianni Pastorino, capogruppo della Lista Orlando Presidente, che definisce quanto sta accadendo “uno sterminio di popolo” e avverte: “Stiamo sottovalutando i rischi di una guerra globale. Il Consiglio Regionale non può ignorare ciò che succede in Medio Oriente”.
Infine, Selena Candia (AVS) ribadisce la necessità di un impegno istituzionale diretto: “Usare la fame come arma di guerra è una violazione del diritto umanitario internazionale. Tutte le istituzioni democratiche devono difendere chi rischia la vita per portare aiuti. Anche la Regione Liguria”.