Critiche alla nuova amministrazione dopo le parole sul bilancio AMT: “I numeri smentiscono le accuse alla precedente Giunta”
Le dichiarazioni della sindaca Silvia Salis e del vicesindaco Alessandro Terrile sul bilancio di AMT accendono lo scontro politico: l’ex amministrazione respinge le accuse, difende i risultati raggiunti e mette in guardia contro ogni tentativo di cancellare la gratuità del trasporto pubblico.
Accuse respinte – “Stupore” per le parole dei nuovi vertici del Comune, che hanno attribuito all’amministrazione precedente la responsabilità delle criticità finanziarie di AMT. “Ennesima caduta di stile di una Giunta che si comporta come se fosse in campagna elettorale permanente”, si legge in una nota, dove si contesta l’intento di “addebitare responsabilità immaginarie a chi l’ha preceduta”.
Dichiarazioni precedenti – L’opposizione ricorda che appena pochi giorni fa l’assessore Robotti dichiarava al Secolo XIX che “i conti di AMT sono in ordine”, posizione confermata dal vicesindaco Terrile su Repubblica, dove pur ammettendo alcune criticità, affermava che “eliminando le gratuità, non risolviamo il problema”. Le recenti affermazioni della sindaca e del suo vice vengono dunque lette come un cambio di linea e un possibile preludio a scelte politiche impopolari.
Dati economici – Secondo quanto comunicato da AMT in vista dell’assemblea dei soci del 22 aprile scorso, i ricavi da traffico stimati per il 2025 ammonterebbero a 60 milioni di euro, con un incremento di circa 6 milioni rispetto all’anno precedente. La nuova politica tariffaria avrebbe inoltre generato risultati rilevanti: gli abbonamenti annuali sono passati da 77.900 a 192.500 al 30 aprile, con un aumento del 661% nell’uso del trasporto pubblico da parte delle categorie under 14 e over 70.
Sostegno nazionale – Viene anche sottolineato come la gratuità del trasporto pubblico abbia attratto finanziamenti speciali a integrazione dei fondi ordinari. In particolare, si citano 12,5 milioni di euro dai fondi per la qualità dell’aria e 16 milioni destinati alla Città metropolitana di Genova, previsti dal decreto legge n. 131 del 2024. Spetta alla nuova Giunta, viene osservato, il compito di sollecitare l’assegnazione di queste risorse.
Avversione ideologica – L’ex amministrazione sostiene che l’attuale maggioranza fosse già contraria alla gratuità del trasporto pubblico, al di là delle rassicurazioni fornite da Silvia Salis in campagna elettorale. “Oggi ne abbiamo la puntuale conferma, ma non cerchino pretesti per eliminarla perché non staremo a guardare”.
Richiesta di responsabilità – In chiusura, un appello diretto alla Giunta: “Revocare la gratuità sarebbe un errore di enorme proporzione che, oltre a penalizzare la cittadinanza, porterebbe a un danno economico certo per l’Azienda”. Si chiede di “evitare di seminare il panico” e di “adoperarsi per trovare soluzioni ai problemi economici comuni a tutte le aziende del trasporto pubblico locale del Paese”.