Una forbice del 3% divide la segretaria dem (31%) dal leader M5S (29%) e dalla sindaca di Genova (28%), oggi e domani all'UE per incontri istituzionali
Un sondaggio YouTrend per Sky TG24 mostra una forte frammentazione tra gli elettori delle forze del “campo largo” sulla scelta del candidato premier per il 2027.
Alla domanda su chi voterebbero alle primarie della coalizione, Elly Schlein guida con il 31% delle preferenze espresse, seguita a brevissima distanza da Giuseppe Conte al 29% e da Silvia Salis al 28%. Sorprende ma non troppo il dato della sindaca di Genova, in politica da pochi mesi ma già forte di un prestigio e di una credibilità in costante ascesa.
Più distanti Antonio Decaro, che raccoglie il 9%, e Gaetano Manfredi, fermo al 3%.
Bruxelles - Proprio oggi Silvia Salis ha fatto il suo debutto a livello europeo, a Bruxelles. «È stata una giornata di incontri molto utili per consolidare il nostro rapporto con l’Europa e per approfondire quali sono i vantaggi che ne derivano per i nostri territori. Guardiamo con apprensione alla discussione sulla centralizzazione delle risorse europee in capo al governo: una scelta che taglia fuori i Comuni e li limita nella loro capacità di incidere su un territorio che, invece, vuole sentirsi ascoltato». Lo ha dichiarato la sindaca di Genova, Silvia Salis, in occasione della visita a Bruxelles per una due giorni di appuntamenti istituzionali tra Commissione e Parlamento UE.
Le parole di Silvia Salis a Bruxelles hanno suscitato la reazione di Alessandra Bianchi, capogruppo FdI in Comune: “Silvia Salis ‘studia’ da leader nazionale e da Bruxelles, seguendo il cattivo esempio di Elly Schlein, non perde occasione per sparlare dell’Italia e del Governo Meloni addossandogli qualsiasi tipo di colpe e responsabilità. Ancora una volta però la sua si rivela essere una narrazione faziosa e di parte ma soprattutto ben lontana dalla realtà. La verità è che, anche sul tema dell’immigrazione, l’Italia ha segnato un nuovo successo proprio pochi giorni fa con l’accordo raggiunto sull’introduzione del concetto di Paese terzo sicuro e il nuovo regolamento ‘rimpatri’. Anche i dati smentiscono le affermazioni di Salis: nei primi 6 mesi del 2025 i rimpatri sono aumentati del 12% rispetto al 2024 mentre gli sbarchi diminuiti del 62% rispetto al 2023. Salis smetta di non voler assumersi mai nessuna responsabilità ed inizi a rispondere con concretezza e pragmatismo alle esigenze di Genova. Ma che a lei interessi più la sua immagine rispetto alla città che è chiamata ad amministrare lo sappiamo e ne abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione ieri quando ha abbandonato la sala rossa preferendo non rispondere alle richieste dei consiglieri per volare a Bruxelles. E mentre lei è a sparlare del Governo Meloni, la sua giunta qua a Genova continua ad aumentare tariffe e inserire nuove imposte come quella sugli imbarchi portuali”.
