Sanità, confronto a Telenord, Ioculano "Rischio commissariamento", Campora "Risultati arriveranno"

Scritto il 26/11/2025
da Carlotta Nicoletti

Nel confronto acceso a Tiro Incrociato condotto da Carlotta Nicoletti, maggioranza e opposizione si dividono sulla riforma sanitaria ligure: al centro la creazione dell’ASL unica, l’accelerazione dell’iter e il futuro dei servizi nelle aree periferiche. Per il centrodestra è un passo verso un sistema più efficiente; per il centrosinistra un accentramento rischioso, privo del necessario confronto con i territori.

ASL unica – La proposta del presidente Marco Bucci prevede l’unificazione delle cinque ASL liguri in un’unica struttura, con direttori d’area incaricati di garantire la continuità territoriale. Matteo Campora sottolinea che l’obiettivo è “recuperare risorse, velocizzare gli acquisti e semplificare la gestione”, integrando piattaforme, procedure e bilanci oggi frammentati.

Territori - Di tutt’altro avviso Enrico Ioculano (PD), secondo cui la riforma “sposta il centro decisionale su Genova”, indebolendo le periferie. L’opposizione denuncia l’assenza di studi epidemiologici aggiornati e di un confronto preliminare con sindaci, sindacati e associazioni dei pazienti, annunciando un tour nelle principali città liguri per illustrare una proposta alternativa.

Tempi – A dividere è soprattutto la rapidità dell’iter. Per Campora la velocità è una scelta necessaria: “Le riforme vanno fatte con coraggio. I correttivi arriveranno in seguito”. Il PD, invece, accusa la Giunta di voler approvare una riforma “in 20 giorni”, mettendo a rischio la fase applicativa e la tenuta dei servizi.

Bilancio – Sul fronte finanziario, la maggioranza assicura che “i conti sono sotto controllo”. Ma Ioculano avverte: “La fretta nasce dal rischio di commissariamento. Il Ministero chiede risparmi strutturali, non solo annunci”. Anche per questo l’opposizione ritiene necessari indicatori chiari per valutare la riforma nei prossimi anni.

Prospettive –La maggioranza prevede i primi voti entro dicembre e promette “servizi più vicini e uniformi” per tutta la regione. Il PD rilancia: “Non difendiamo lo status quo, ma servono basi solide. Altrimenti si rischiano inefficienze per anni”.