Turnover sotto soglia: “Scuole, sociale, cultura e Municipi a rischio”. La Giunta approva la delibera in agosto senza confronto sindacale
Il Comune di Genova rischia di perdere 437 dipendenti nei prossimi tre anni. A lanciare l’allarme è l’ex vicesindaco reggente e oggi capogruppo di Vince Genova, Pietro Piciocchi, che critica duramente il Piano triennale del fabbisogno del personale 2025-2027 approvato ad agosto dalla Giunta Salis.
Delibera 128 – Il provvedimento, varato in pieno agosto con la delibera n. 128/2025, è stato adottato - sostiene l'ex vicesindaco - senza confronto con le organizzazioni sindacali. Secondo Piciocchi, la riduzione dell’organico comunale è “drastica” e rischia di compromettere i servizi essenziali.
Numeri – Nel triennio il saldo previsto è fortemente negativo: nel 2025 sono attese 308 uscite e 177 assunzioni (copertura al 58%), nel 2026 290 uscite e 129 assunzioni (44%), nel 2027 ancora 290 uscite e 145 assunzioni (50%). In totale, 437 posti in meno.
Capacità assunzionale – Piciocchi sottolinea che, nonostante il miglioramento della capacità assunzionale legato alle maggiori entrate certificate nel rendiconto 2024 della precedente amministrazione, le nuove assunzioni non riusciranno a compensare i pensionamenti.
Servizi a rischio – “Una contrazione di questo tipo – afferma – rischia di compromettere scuole, politiche sociali, cultura e l’attività dei Municipi”.
Critiche – Nel mirino dell’opposizione anche il metodo: “Sorprende il silenzio con cui la Giunta ha approvato un provvedimento tanto delicato. In passato l’attuale maggioranza non esitava a denunciare, spesso in modo strumentale, presunti tagli al personale”.
Richiesta – “Siamo consapevoli dei vincoli di legge sulla spesa per il personale – precisa – ma chiediamo massima chiarezza su come la Giunta intenda affrontare questa situazione per evitare ricadute pesanti sui cittadini”.
Consiglio comunale – Piciocchi annuncia che alla ripresa dei lavori consiliari proporrà una discussione urgente in aula, chiedendo anche chiarimenti sull’aumento del personale di staff politico (articolo 90) e dei dirigenti a tempo determinato (articolo 110), ruoli che la Giunta aveva promesso di ridimensionare.