Silvia Salis, i primi quarant'anni: dalle Olimpiadi al Coni a Tursi e poi chissà. "Li festeggio servendo Genova, il regalo più grande"

Scritto il 17/09/2025
da R.P.

Traguardo importante per una figura che ha saputo attraversare con coerenza e determinazione tre mondi solo in apparenza distanti: sport, istituzioni e politica

Silvia Salis taglia oggi il traguardo dei quarant'anni. Un traguardo importante per una figura che ha saputo attraversare con coerenza e determinazione tre mondi solo in apparenza distanti: lo sport, le istituzioni e la politica. E oggi, a poco più di tre mesi dal suo insediamento come sindaca di Genova, la seconda donna dopo Marta Vincenzi, la sua storia personale e pubblica si intreccia sempre di più con quella della città che rappresenta e con quella del 'campo largo' che l'ha eletta a Genova e dove non pochi vedono in lei una possibile antagonista di Giorgia Meloni in funzione 2027, con Palazzo Chigi prossima tappa del suo cammino.

Dall’atletica ai vertici dello sport - Nata a Genova il 17 settembre 1985, Salis è stata una delle più importanti martelliste italiane degli anni 2000 e 2010. Cresciuta sportivamente nel Cus Genova, ha indossato per anni la maglia delle Fiamme Azzurre, vincendo 9 titoli italiani assoluti e partecipando a numerose competizioni internazionali, tra cui i Giochi Olimpici.

Dopo il ritiro dall’attività agonistica, non ha mai lasciato il mondo dello sport. Anzi, ne è diventata una delle protagoniste istituzionali. Nel 2021 viene eletta vicepresidente del CONI accanto a Giovanni Malagò, con delega all’etica e alla promozione della parità di genere. Un ruolo che ha ricoperto con grande attenzione ai temi dell’equità nello sport e del dialogo tra atleti e istituzioni.

I primi 100 giorni da sindaca - Dallo sport alla politica, il passo è stato breve. Alle elezioni amministrative della scorsa primavera, Salis è stata eletta sindaca di Genova con una coalizione di centrosinistra, Una vittoria storica, non solo per la giovane età e per il genere, ma per il segnale di discontinuità che ha rappresentato. I suoi primi 100 giorni a Palazzo Tursi sono stati segnati da una serie di azioni simboliche e operative: il riordino delle deleghe, un patto per il trasporto pubblico con Amt, la riapertura del confronto sul waterfront di Levante, ma anche un forte impulso alla transizione ecologica urbana. Non sono mancati però i momenti difficili: dalle polemiche sulle partecipate alle tensioni sul bilancio, Salis ha dimostrato di voler affrontare il mandato con lo stile deciso che già mostrava in pedana. Tra gli atti più significativi del primo periodo, anche il rilancio del progetto per la Cittadella dello Sport a Cornigliano, fortemente voluto in chiave post-industriale e in memoria delle sue radici atletiche.

Una biografia tra impegno e passione - Oltre all’impegno sportivo e politico, Silvia Salis è nota anche per la sua capacità comunicativa. Laureata in Scienze della Comunicazione, ha sempre curato il rapporto con il pubblico, prima da atleta, poi da dirigente, oggi da amministratrice. Ha pubblicato libri come "La bambina più forte del mondo" ha, partecipato a dibattiti sui diritti civili e si è spesso spesa in prima persona per le battaglie su parità di genere, educazione sportiva e legalità.

Sposata con il regista e scrittore Fausto Brizzi, madre di Eugenio, Silvia Salis ha spesso raccontato come lo sport le abbia insegnato ad affrontare le sfide con metodo e grinta: “Nel martello impari a sbagliare, aggiustare il tiro, e riprovare. Anche in politica funziona così”.