I consiglieri regionali di FI e Lista Orlando nello studio di Telenord per esporre costruttivamente una diversità di vedute
Nel corso della trasmissione Liguria Live, si sono confrontati i consiglieri regionali Gianni Pastorino (Lista Orlando) e Angelo Vaccarezza (Forza Italia), per un faccia a faccia centrato soprattutto sulla crisi dell’azienda del trasporto pubblico genovese, AMT, e in chiusura sulla sanità ligure.
Vaccarezza ha ricordato che i problemi di bilancio dell’azienda non sono nuovi, risalendo addirittura a tredici anni fa, quando si discusse di una possibile privatizzazione. Ha sottolineato che AMT è un’azienda pubblica partecipata per il 90% dal Comune di Genova e oggi presenta oltre cento milioni di debiti, a fronte di un patrimonio di circa trenta. Pastorino ha insistito sulla necessità di certificare i bilanci e di costruire un tavolo comune tra Comune e Regione per salvare un servizio pubblico essenziale e tutelare lavoratori e cittadini. Entrambi hanno convenuto sull’urgenza di fare chiarezza e di evitare che AMT diventi terreno di scontro politico, pur mantenendo visioni differenti sulle responsabilità della crisi.
Il confronto si è poi spostato sul rapporto tra Comune e Regione. Pastorino ha criticato la mancanza di dialogo politico in Consiglio comunale e ha invitato il centrodestra a restare nei luoghi istituzionali per assumersi la propria parte di responsabilità. Vaccarezza ha replicato che la sindaca dovrebbe cercare più collaborazione e meno scontro, e ha portato l’esempio della Provincia di Savona, dove maggioranza e opposizione hanno trovato un equilibrio di lavoro comune.
Nella parte finale, dedicata alla sanità ligure, Vaccarezza ha riconosciuto che il sistema resta insoddisfacente ma ha sottolineato che la Regione, nell’ultimo anno, ha imboccato la strada giusta, migliorando i tempi di risposta e riducendo le liste d’attesa in diversi settori. Pastorino, invece, ha giudicato la gestione Bucci “sbagliatissima”, priva di visione e incapace di partire dai bisogni reali della popolazione. Ha denunciato la scomparsa del territorio dai programmi sanitari, i tagli ai servizi per i malati cronici e le persone disabili, e ha avvertito che la riforma in corso, separando ospedali e territorio, rischia di aggravare ulteriormente la situazione.
