Salis: "Amt, deficit per decine di milioni, cercheremo tutelare gratuità. Sopraelevata? Prima vedere impatto tunnel"

Scritto il 26/06/2025
da steris

"La risposta della destra è propagandistica: ‘non toccate la gratuità’. Una posizione populista, fatta sulle spalle dei lavoratori e del servizio pubblico"

La crisi di Amt, l’azienda di trasporto pubblico genovese, entra con forza nel dibattito politico cittadino. A margine di un incontro pubblico organizzato da Unioncamere, la sindaca Silvia Salis ha lanciato un duro atto d’accusa contro la precedente amministrazione di centrodestra, denunciando una situazione economica ben più grave di quanto emerso finora: “Parliamo di decine di milioni di euro di deficit, non di una decina. Eppure, la risposta della destra è stata unicamente propagandistica: ‘non toccate la gratuità’. Una posizione populista, fatta sulle spalle dei lavoratori e del servizio pubblico”.

Secondo la Salis, la gravità della situazione è tale da aver reso necessario richiedere lo stato di crisi d’impresa. Ma la Salis non si limita a commentare i numeri: “La cosa più grave è che per mesi si sia negata la realtà. Noi, al contrario, abbiamo preso una posizione chiara: Amt deve restare pubblica. Sosterremo le lavoratrici e i lavoratori, non sarà il servizio a pagare per errori politici”.

Non manca un affondo personale contro Pietro Piciocchi, ex vicesindaco e candidato sindaco del centrodestra alle ultime elezioni: “Ricordo bene le sue parole durante la campagna elettorale, quando diceva che andava tutto benissimo. O era davvero all’oscuro della situazione – e allora dobbiamo chiederci quanto fosse competente – oppure ha fatto finta di non vedere”.

Tagli ai turni e futuro della gratuità - Il tema della gratuità del trasporto pubblico, cavallo di battaglia del centrodestra, viene affrontato dalla Salis con cautela ma fermezza: “Faremo il possibile per tutelare la gratuità, ma prima va tutelata la dignità del lavoro. In questi mesi, diversi dipendenti mi hanno segnalato che da inizio anno sono stati tagliati 80 turni: è un dato allarmante, che ha un impatto diretto sulla vita quotidiana dei cittadini”. La sindaca invita a riflettere anche sulla sostenibilità delle politiche passate: “È stata fatta un’analisi seria prima di introdurre la gratuità? Come è stata assorbita dai conti aziendali? È irresponsabile continuare a fare demagogia, specialmente ora che emergono problemi tanto gravi”.

Sopraelevata, si valuta un “futuro misto” - Nel corso dello stesso evento, Silvia Salis ha parlato anche del futuro della sopraelevata, uno dei nodi urbanistici più delicati per la Genova che verrà. Dopo un incontro con l’architetto Renzo Piano, la sindaca ha spiegato che ogni decisione verrà presa solo dopo aver valutato l’impatto del nuovo tunnel subportuale: “Il futuro della sopraelevata potrebbe essere misto, non necessariamente un ‘sì’ o un ‘no’ definitivo. Si potrebbe pensare a funzioni diverse, anche solo per parti del tracciato”. Un’apertura, dunque, a soluzioni flessibili e integrate con la grande trasformazione infrastrutturale in corso. “Siamo al fianco del progetto del tunnel e di ciò che ne conseguirà per Genova. Ma ci vorrà tempo: dobbiamo pianificare con visione, senza slogan”, ha concluso Salis.

Commento di Paola Bordilli, capogruppo Lega  - “Semmai siamo stati noi del centrodestra a salvare per primi AMT dalla privatizzazione, quindi non accettiamo lezioni dalla sinistra. Oggi in consiglio comunale ho simbolicamente consegnato al sindaco Silvia Salis una sintetica documentazione con la quale ho ricordato come sono andate effettivamente le cose. Ovvero che sono state le giunte Vincenzi e Doria ad aver portato sull’orlo del fallimento l’azienda e noi ad averla salvata. Chi oggi critica con tanto fervore, sembra dimenticare la realtà dei fatti. In quegli anni AMT era stata abbandonata col 41% delle quote svendute a società francesi e si trovava in una situazione finanziaria critica, al punto da non poter garantire le retribuzioni ai lavoratori. L’efficace intervento del centrodestra, anche grazie a Edoardo Rixi, aveva poi evitato la svendita ai privati e rilanciato il servizio pubblico. Ricordo che il Comune di Genova con il centrodestra ha investito oltre 121 milioni di euro, mentre il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha destinato più di 470 milioni di euro, con fondi Pnrr, per l’acquisto di 145 nuovi mezzi elettrici e la realizzazione di 96 chilometri di infrastrutture filoviarie. Inoltre, è stato proprio il viceministro genovese del Mit a lavorare sull’atteso rinnovo del CCNL del Trasporto pubblico locale. Tra l’altro, ho anche chiesto chiarimenti sulla posizione dell’assessore competente perché, lo scorso 14 giugno, ha dichiarato alla stampa che ‘i bilanci (di AMT) sono in ordine’. In tal senso, però, non ho ancora ricevuto risposta”.