Amt, Salis: "Problemi coi fornitori da prima del mio arrivo. I pensionati prima della gratuità pagavano il triplo"

Scritto il 24/10/2025
da steris

"Capisco che negli ultimi due anni ci si fosse abituati a non pagare, ma oggi non è più sostenibile"

La crisi di AMT continua a farsi sentire non solo in città ma anche nei comuni dell’entroterra, dove si moltiplicano i disservizi legati ai mancati pagamenti delle ditte esterne. A fare il punto sulla situazione è la sindaca di Genova Silvia Salis, intervenuta a margine dell’inaugurazione del Festival della Scienza.

“La questione dei subappalti e dei pagamenti ai fornitori va avanti da ben prima del mio arrivo – ha spiegato Salis –. Questo dimostra che la crisi di AMT era evidente già prima dello studio affidato a Pricewaterhouse. Ora stiamo lavorando per rientrare gradualmente dai debiti: si comincerà a pagare quelli correnti e, se possibile, a ridurre anche il pregresso”.

Salis ha sottolineato che l’azienda è al centro di un’“operazione di salvataggio”, invitando a non ridurre la questione a una battaglia di numeri: “Pensare che il problema sia solo ‘mettere in vista’ i conti è un approccio politico pericoloso”.

Tra le principali preoccupazioni dei cittadini ci sono i nuovi limiti per la gratuità del trasporto per i pensionati. “Capisco che negli ultimi due anni ci si fosse abituati a non pagare, ma oggi non è più sostenibile – ha aggiunto la sindaca –. Ricordo però che prima della gratuità gli stessi pensionati pagavano quasi il triplo: ora chi ha un reddito sotto i 12 mila euro annui continuerà a viaggiare gratis, mentre chi ha un reddito superiore pagherà 10 euro al mese, un terzo di quanto spendeva in passato”.

Questa la replica di Silvia Salis alle doglianze dei sindacati dei pensionati, che di fronte alla decisione del Comune di modificare le tariffe AMT rilevano che si sarebbero aspettati un coinvolgimento preventivo delle organizzazioni sindacali. "Abbiamo appreso le novità quando erano già state messe nero su bianco sugli organi di stampa”, spiegano Spi Cgil, Fnp-Cisl e Uil Pensionati Genova e Liguria, le federazioni dei sindacati che seguono i pensionati: “Quello che emerge soprattutto è stata una mancanza di sensibilità nei confronti delle persone anziane: il limite del tetto massimo dell’ISEE a 12mila euro per gli over 70 è troppo basso ed esclude migliaia di anziani che faticano ad arrivare alla fine del mese. In un percorso condiviso si sarebbero potute trovare soluzioni alternative, magari fasce scaglionate senza penalizzare pensionati che devono affrontare ogni mese tantissime spese, anche dal punto di vista sanitario, e rischiano di essere in difficoltà per il pagamento dell’abbonamento dell’autobus, delle funicolari e degli ascensori: Genova è una della città più anziane d’Europa, più attenzione sarebbe stata apprezzata. Siamo disponibili da subito ai confronti necessari per dare il nostro contributo salvaguardando il trasporto pubblico, l’occupazione ma anche la sua utenza più debole”, concludono le organizzazioni sindacali.