Traverso: "Genova ha bisogno di più uomini e più donne in servizio, di più specialisti, di più personale formato e di più strumenti operativi"
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Roberto Traverso, Segretario del SIAP Genova, ha lanciato un appello sul bisogno di un impegno concreto nella lotta contro la violenza di genere.
«La violenza contro le donne è un fenomeno enorme, complesso, multiforme», ha sottolineato Traverso, evidenziando come non si tratti solo di violenza domestica o di procedimenti legati al Codice Rosso, ma anche di situazioni di sfruttamento, prostituzione coatta e reti criminali organizzate. «Lavorare contro la violenza significa proteggere chi denuncia, ma anche raggiungere chi non può farlo perché è sotto ricatto o minaccia».
Traverso ha ricordato come Genova, in passato, fosse considerata un modello per il contrasto alla violenza e allo sfruttamento, grazie a una collaborazione storica tra forze dell’ordine e realtà sociali. «Oggi quella tradizione si sta perdendo», ha denunciato, lamentando la separazione delle competenze tra disagio sociale, violenza familiare, tratta e criminalità, con conseguente mancanza di una visione unitaria e di coordinamento.
Il segretario SIAP ha richiamato l’attenzione sui temi emersi durante un convegno organizzato dal sindacato, tra cui la riduzione dei tempi delle procedure del Codice Rosso, il rafforzamento della formazione degli operatori, la creazione di un pool operativo H24 tra Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale, e un modello di coordinamento immediato con i servizi sociali. «Eppure, nulla è stato raccolto», ha denunciato Traverso.
Secondo il SIAP, simboli e celebrazioni come le panchine rosse, seppur importanti, non bastano: «Non basta commemorare se non si fa nulla per cambiare. È giusto inaugurare panchine rosse, è giusto denunciare, è giusto sensibilizzare l’opinione pubblica, è giusto ribadire “basta violenza”. Ma non basta».
Traverso ha evidenziato la contraddizione tra le dichiarazioni della Questore Burdese, che sostiene che a Genova non ci siano problemi di risorse, e la realtà vissuta dagli operatori sul campo, tra carenze di organico e mancanza di specialisti: «Genova ha bisogno di più uomini e più donne in servizio, di più specialisti, di più personale formato e di più strumenti operativi».
Il SIAP ribadisce la necessità di creare un pool operativo H24 dedicato al Codice Rosso e di costruire un coordinamento reale tra Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e servizi sociali, evitando sovrapposizioni e ritardi. «La violenza di genere non si contrasta con il minimalismo organizzativo, né con la retorica annuale. Si contrasta con una strategia seria, con risorse adeguate, con una regia comune, con un’assunzione di responsabilità collettiva», ha concluso Traverso, invitando Genova a tornare a essere una città capace di affrontare i problemi senza nasconderli dietro i simboli.
