Orientamenti, ministro Zangrillo: “Ai giovani serve il posto giusto, non il posto fisso. La PA diventi un luogo che premia talento e merito”

Scritto il 21/11/2025
da Carlotta Nicoletti

"Superare l’idea che chi non fa il liceo o l’università sia una persona di serie B. Tutti i mestieri hanno dignità e contribuiscono alla crescita del Paese"

Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica Amministrazione, a Genova per la terza volta in occasione di Orientamenti, parla con molta franchezza delle sfide che attendono la pubblica amministrazione e dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro.


"Nei prossimi sette anni – spiega – un milione di dipendenti pubblici andrà in pensione. Dobbiamo garantire il turnover e recuperare il terreno perso negli anni del blocco delle assunzioni". Una necessità urgente, sottolinea, perché la PA è "il più grande datore di lavoro italiano, con 3,4 milioni di persone" e con profili che spaziano "dai medici agli insegnanti, dagli amministrativi ai carabinieri".


Zangrillo considera la sua presenza a Orientamenti quasi un dovere: "Incontri come questi sono fondamentali. I giovani hanno bisogno di essere accompagnati verso scelte coerenti con il loro talento". Citando Einstein, ribadisce che "ognuno ha un talento" e che la società ha la responsabilità di non sprecarlo. Non solo scuola e istituzioni: per il ministro è decisivo anche il ruolo delle famiglie, che andrebbero coinvolte maggiormente nei percorsi di orientamento.


Il ministro insiste sul valore di ogni professione: "Dobbiamo superare l’idea che chi non fa il liceo o l’università sia una persona di serie B. Tutti i mestieri hanno dignità e contribuiscono alla crescita del Paese". E porta come esempio virtuoso gli Istituti Tecnici Superiori, che "registrano tassi di occupabilità vicini al 100%" proprio perché avvicinano formazione e mondo del lavoro.


Uno dei punti che gli sta più a cuore è l’attrattività della pubblica amministrazione: "Mi arrabbio quando sento parlare della PA come del posto fisso. I giovani oggi cercano il posto giusto, un posto – lo dico volgarmente – figo: un luogo che valorizza le capacità, forma le persone e premia il merito".


In questi anni, rivendica Zangrillo, sono stati fatti passi avanti concreti anche sui salari: «"Abbiamo stanziato 30 miliardi per i rinnovi contrattuali. Stiamo aprendo la tornata 2025-2027 già nel primo anno di riferimento: non è mai successo nella storia repubblicana". Un segnale, dice, che "stiamo dando attenzione alle nostre persone".


Sulla sicurezza, altro tema caldo, Zangrillo ricorda il piano di nuove assunzioni: "Nei prossimi due anni entreranno 17.000 persone nel comparto sicurezza e difesa". Lavorare bene, però, significa anche "prevenzione, educazione al rispetto delle regole e uso della tecnologia per una maggiore efficacia".


Infine il punto sui contratti: "Partiamo il 13 dicembre con le funzioni centrali. Entro il primo trimestre 2026 apriremo tutti i comparti. Il mio obiettivo è chiudere la tornata entro fine 2026".