Per la maggioranza è un intervento necessario. Di parere opposto l’opposizione, che ha parlato di una “inutile moltiplicazione di poltrone”
Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato a maggioranza il disegno di legge sulla riforma della dirigenza regionale, proposto dalla Giunta guidata dal presidente Marco Bucci. Il provvedimento, votato favorevolmente dal centrodestra e osteggiato dall'opposizione di centrosinistra, introduce importanti novità nella struttura organizzativa dell'ente.
La riforma prevede l'istituzione di due nuove figure apicali: il responsabile dell’attuazione del programma e il direttore generale di coordinamento, con quest’ultimo che avrà il compito di sovrintendere l’attività dei direttori regionali. Entrambe le cariche saranno nominate direttamente dal presidente della Giunta e a lui risponderanno. Viene inoltre ridisegnato il ruolo del capo di gabinetto, il cui ambito operativo risulta ridimensionato rispetto al passato. Un’altra novità è l’apertura del Nucleo di valutazione anche a politici con esperienze elettive maturate fuori dalla Liguria.
Secondo la maggioranza, si tratta di un intervento necessario per rendere più efficiente e funzionale la macchina amministrativa regionale. Di parere opposto l’opposizione di centrosinistra, che ha parlato di una “inutile moltiplicazione di poltrone” e di una “politicizzazione della burocrazia”. I consiglieri di minoranza hanno inoltre criticato il contingentamento dei tempi di discussione in aula, definendolo una "mossa arbitraria e fuori da ogni regola".
Durante il dibattito, il presidente Bucci è intervenuto per chiarire alcuni punti del disegno di legge. "Ci sono due aspetti fondamentali: il disegno degli uffici, curato direttamente dagli uffici stessi, e la questione degli staff, i cui membri non fanno parte della dirigenza", ha dichiarato Bucci. "Il capo di gabinetto è parte dello staff, non della dirigenza, e nessuno nello staff può ricoprire incarichi dirigenziali. Questo è scritto chiaramente nella legge".
Bucci ha anche respinto le accuse di eccessiva politicizzazione: "Questa legge riguarda i liguri, è coerente con il nostro programma e non servivano undici ore di discussione per capirlo", ha concluso.
