"Atto di responsabilità, la situazione trovata non era quella descritta". "Manovra solo di tasse, dopo sei mesi sindaca prenda le sue responsabilità"
Scontro a Tursi sul bilancio 2026: la sindaca Salis e la giunta rivendicano la qualità del provvedimento, bocciato invece dalla minoranza di centrodestra.
La sindaca Silvia Salis ha illustrato il bilancio 2026 definendolo "un atto di responsabilità", fortemente condizionato dal salvataggio di AMT. "Abbiamo la responsabilità di salvare AMT – ha dichiarato – e la situazione che ci era stata raccontata non corrispondeva alla realtà".
Salis ha ricordato l'apertura di un fascicolo della Procura sulla gestione della partecipata negli anni precedenti e gli oltre 15 milioni di euro necessari a coprire ulteriori buchi di bilancio, che si aggiungono ai 7 milioni già stanziati. Nonostante ciò, la sindaca sottolinea di aver "aumentato di 14 milioni gli investimenti comunali" e di aver previsto "72 nuove assunzioni", mantenendo al tempo stesso la riduzione del debito dell’ente.
Tra le nuove misure annunciate, anche la tassa d’imbarco su crociere e traghetti, esclusa per genovesi, residenti delle isole, Protezione civile, Vigili del fuoco e corpi militari.
Sull'Irpef, Salis mostra i documenti che – sostiene – dimostrerebbero come la precedente amministrazione avesse già pianificato l’aumento dell’aliquota al massimo. La giunta introduce però un’esenzione più ampia: sotto i 15.000 euro si prevede un risparmio fino a 145 euro annui, mentre per chi supera la soglia l’aumento sarà tra 30 e 78 euro l’anno. "Abbiamo tutelato le fasce più deboli", afferma.
La sindaca denuncia inoltre i 600 milioni di tagli nazionali alle scuole nei prossimi tre anni e annuncia per Genova quattro milioni in più per la sicurezza degli edifici scolastici nel 2026.
Tornando ad AMT, Salis parla di "situazioni non dette", come il deposito di via Adua, per il quale l’azienda non paga l’affitto dal 2019, accumulando 5 milioni di debito. La giunta ha approvato una delibera per sostenere la partecipata anche tramite il conferimento di beni immobili. "Stiamo salvando un’azienda da cui dipendono 3.000 famiglie, e dobbiamo riportarla in equilibrio", conclude.
La risposta del centrodestra: "Una manovra fondata solo su nuove tasse" - Durissima la replica dei gruppi di centrodestra in Consiglio comunale, che parlano di "profonda preoccupazione e sconcerto" davanti al primo bilancio della giunta Salis.
Secondo l’opposizione, "la manovra ruota interamente attorno a nuove tasse", e il provvedimento chiave sarebbe l’aliquota Irpef portata al massimo, con un’unica aliquota applicata a tutti gli scaglioni. Una scelta definita "regressiva" e "un colpo durissimo per pensionati e famiglie a reddito medio-basso", dal momento che lo scaglione più alto già pagava l’aliquota massima.
Le forze di centrodestra mettono inoltre in dubbio la legittimità amministrativa dell’aumento, sostenendo che "manca il necessario accordo con il Governo", considerato requisito giuridico essenziale.
L’opposizione elenca poi altri aumenti introdotti nei primi mesi della nuova amministrazione: ritocco delle aliquote IMU (poi ritrattato), aumento delle tariffe AMT, aumento dei biglietti dei musei, ora il "maxi-aumento" dell’Irpef.
"In campagna elettorale era stato promesso l’opposto", sottolineano i gruppi consiliari, respingendo ogni tentativo di attribuire responsabilità alle giunte precedenti: "Ogni scelta compiuta porta la firma esclusiva della giunta Salis. Dopo sei mesi è tempo che si assuma la responsabilità politica delle decisioni prese".
Il centrodestra conclude annunciando che continuerà a "vigilare, denunciare distorsioni e proporre soluzioni alternative" nell’interesse dei cittadini.
