Tra le contestazioni un presunto comportamento omissivo nella gestione delle sotto-compensazioni, che per il 2024 sarebbero circa 50 milioni di euro
La Procura di Genova ha avviato un fascicolo esplorativo in seguito alla crisi che ha investito Amt, l’azienda municipalizzata dei trasporti. La decisione del procuratore capo Nicola Piacente arriva dopo la sospensione della direttrice generale ed ex presidente Ilaria Gavuglio, deliberata dal consiglio di amministrazione attraverso una lettera particolarmente dura. Al momento non viene ipotizzato alcun reato e non risulta presentato nessun esposto.
Nel documento, il cda contesta a Gavuglio comportamenti giudicati “gravissimi”, soprattutto in relazione al ruolo apicale ricoperto. Tra le criticità indicate figurano omissioni informative e ritardi gestionali verso gli organi di controllo, come il mancato invio tempestivo del piano di cassa richiesto dal revisore legale e la tardiva comunicazione delle tensioni di liquidità e dei debiti commerciali scaduti oltre i 90 giorni.
Vengono inoltre segnalate presunte violazioni dei principi di corretta rappresentazione contabile nel preconsuntivo 2024 e l’inosservanza delle prescrizioni del collegio sindacale e del revisore relative al piano d’intervento. Il cda critica anche la politica tariffaria definita “priva di istruttoria, monitoraggio e copertura finanziaria”, adottata – secondo le accuse – facendo affidamento su fondi ministeriali e regionali ritenuti insufficienti a coprire i mancati ricavi.
Tra le altre contestazioni emerge infine un presunto comportamento omissivo nella gestione delle sotto-compensazioni, che per il 2024 ammonterebbero a circa 50 milioni di euro.
