Vitinha e Ostigard protagonisti nel primo tempo, poi dopo il vantaggio sardo rimedia Martin
Un incontro spettacolare e ricco di emozioni ha visto Cagliari e Genoa terminare sul 3-3 all’Unipol Domus, in una partita segnata da continui ribaltamenti di fronte.
Il Cagliari scendeva in campo con un 4-3-2-1 guidato da Caprile in porta, supportato da una linea difensiva composta da Zappa, Mina, Luperto e Palestra, mentre Prati, Deiola e Folorunsho gestivano il centrocampo e il tridente offensivo vedeva Felici, Esposito e Borrelli. Il Genoa rispondeva con un 3-5-2, con Leali tra i pali, la difesa a tre formata da Marcandalli, Ostigard e Vasquez, e un centrocampo folto con Norton-Cuffy, Frendrup, Malinovskyi, Thorsby e Martin, mentre in attacco Vitinha e Colombo cercavano spunti decisivi.
Il Genoa era passato in vantaggio già al 18’ con Vitinha, ma il Cagliari ha risposto con Borrelli al 33’, e Ostigard aveva riportato avanti i rossoblù liguri al 41’ prima che Esposito pareggiasse nuovamente al 43’. Un primo tempo frenetico, chiuso sul 2-2.
Nella ripresa il Cagliari è riuscito a portarsi in vantaggio per la prima volta nella partita al 63’ grazie a Borrelli, che di testa ha finalizzato un traversone di Zappa. Il Genoa ha provato a reagire, con il tentativo di Ostigard al 53’ e il gol annullato a Colombo al 79’, ma nel finale è arrivato il clamoroso pareggio dei liguri: al minuto 83, una punizione da 40 metri di Martin ha sorpreso Caprile, regalando ai rossoblù genovesi il definitivo 3-3. Poco prima, al 90’+3, Norton-Cuffy è stato espulso per doppio giallo, chiudendo una gara intensa e combattuta fino all’ultimo.
La partita è stata caratterizzata da occasioni da entrambe le parti, con il Cagliari che ha mostrato grande determinazione nel recuperare due svantaggi e il Genoa abile a colpire in contropiede e nei momenti decisivi. Tra pali, salvataggi sulla linea e gol spettacolari, il pareggio finale rispecchia fedelmente l’equilibrio e la tensione vissuti in campo.
