"Avevo sempre guardato di trovare partner e dal momento che mi si è proposta di investire nel Genoa non ho esitato. Ho fatto una due diligence molto breve e ho voluto investire. E sono molto felice di averlo fatto. A luglio sono andato a Moena, nel momento che ho visto 500 famiglie che fanno le loro vacanze, con cinque ore di macchina per arrivarci, solo per stare accanto alla squadra che loro amano a me è sembrata una cosa straordinaria. E' una testimonianza di fiducia difficile da quantificare e capire. Non posso ringraziare a sufficienza le oltre mille persone che hanno investite in bond con cui il Genoa ha investito nella Badia di Sant'Andrea per i ragazzi dell'Academy. E' un progetto superbo, abbiamo ristrutturato un 70% di quello che c'è da ristrutturare. L'obiettivo è arrivare al più presto ai 40 punti il più presto possibile, poi parliamo di altre cose. Per questo abbiamo bisogno di umiltà e lavoro. Questa è l'idea che abbiamo sempre avuto. Sicuramente vogliamo mettere le nostre risorse, che non sono poche ma nemmeno enormi come altri. Ma ce la possiamo fare con la nostra umiltà e voglia di fare bene. Ma prima 40 punti il più presto possibile. Voglio chiudere con una garanzia: mi sento molto responsabile per il club che è vostro anche più che mio. State sicuri che farò del mio meglio affinché vada bene".
Il presidente del Genoa Dna Sucu si è presentato alla città di Genova e al mondo dell'imprenditoria locale, occasione è stato il convegno "Genoa e il Calcio. Un nuovo ponte tra le economie di Italia e Romania" che si è svolto nella Sala delle Grida della Borsa.