Annunciato il piano 2025-2029 alla presenza di ministri e rappresentanti dell’industria, con focus su formazione, sostenibilità e semplificazione normativa
Piero Formenti è il nuovo presidente di Confindustria Nautica per il quadriennio 2025-2029. La sua elezione, con il 94,4% dei voti favorevoli (15.622 preferenze), è stata ratificata oggi a Rapallo dall’Assemblea dei Soci. Alla presenza di rappresentanti del governo e dell’industria, sono state presentate le milestone del Piano per la nautica 2025-2029, che guiderà le azioni dell’associazione nei prossimi anni.
Insediamento – Formenti, fondatore e CEO della ZAR Formenti e primo presidente espresso dalla piccola industria, ha indicato “partecipazione”, “regole” e “unità di intenti” come le direttrici del suo mandato. “Dobbiamo superare ogni appartenenza e valorizzare la forza della grande industria nautica, chiamata a una responsabilità etica e culturale”, ha detto. Ha poi rimarcato il valore della filiera: “Motori, accessori, portualità, charter e reti vendita sono una catena indissolubile”. L’impegno associativo si estenderà anche all’Europa e al sistema confindustriale.
Relazioni istituzionali – Formenti ha evidenziato la collaborazione con Governo, ICE, Agenzia delle Dogane e Capitanerie di porto, ma ha anche denunciato “il silenzio assordante dell’Agenzia delle Entrate sul tema del leasing”. Ha espresso apprezzamento per l’impegno della premier Meloni nell’aver portato l’America’s Cup a Napoli, “un colpo che sostiene la nautica, lo sport e il Sud”.
Formazione – Considerato “il tema più urgente e delicato”, Formenti ha sottolineato l’impegno a rafforzare la cultura nautica tra i giovani e a costruire percorsi di formazione per la manodopera specializzata. Tra le deleghe di vicepresidenza, la “Formazione professionale e cultura del mare” è stata affidata all’ingegner Vincenzo Poerio di Tankoa Yachts.
Piano 2025-2029 – Le milestone presentate in Assemblea sono sei: ruolo industriale e indotto turistico, innovazione tecnologica e transizione sostenibile, tutela del Made in Italy e sorveglianza del mercato, semplificazione normativa e competitività fiscale, cultura del mare, formazione. Il piano sarà sviluppato nei prossimi mesi con il coinvolgimento delle Assemblee di settore.
Vicepresidenti – Oltre a Poerio, fanno parte della nuova squadra Marco Monsurrò (internazionalizzazione), Fabio Planamente (normativa nazionale ed europea), Alessandro Gianneschi (Made in Italy e sviluppo associativo) e Marco Valle (Azimut Yachts), nominato direttamente dal presidente. Al consigliere Marco Cappeddu (Fincantieri) è stato affidato il progetto ESG e transizione ecologica.
Interventi istituzionali – La ministra Daniela Santanchè ha definito la nautica “centrale per il turismo nazionale”, con oltre 8,3 miliardi di fatturato e 210.000 occupati. Il ministro Adolfo Urso ha annunciato il riconoscimento del settore nel Libro Bianco “Made in Italy 2030” e incentivi alla sostenibilità. Il viceministro Edoardo Rixi ha evidenziato i risultati normativi e amministrativi, il rafforzamento del registro telematico, la creazione di nuovi approdi e la centralità del Salone di Genova.
Politiche del mare – Ricardo Rigillo ha illustrato le iniziative legislative in corso, tra cui il disegno di legge sulla valorizzazione della risorsa mare. Mario Zanetti, per Confindustria, ha sottolineato che “l’economia del mare vale oltre il 10% del PIL” e che l’Italia ha ora l’occasione per sviluppare una politica industriale dedicata. Marco Fortis ha rilevato che tra il 2019 e il 2024 il contributo della nautica al surplus manifatturiero italiano è stato del 14,3%.
Sostegno bancario – Pierpio Porcari (BPER) ha annunciato il lancio, con RINA e Confindustria Nautica, di una piattaforma ESG per facilitare l’accesso al credito, sottolineando il ruolo strategico della nautica nell’innovazione economica nazionale.