Siderurgia: acciaio, produzione in aumento a ottobre ma il 2024 resta complicato

Scritto il 18/11/2024
da Stefano Rissetto

L'andamento complessivo è condizionato da fattori esterni, come il rallentamento della domanda globale e le incertezze economiche

La produzione di acciaio in Italia torna a crescere a ottobre, segnando un incremento del 2,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Secondo i dati diffusi da Federacciai, le acciaierie italiane hanno prodotto 2 milioni di tonnellate di acciaio, recuperando terreno dopo il rallentamento registrato a settembre.

Nonostante questo rialzo mensile, il bilancio complessivo della produzione da gennaio ad ottobre rimane negativo. Con un totale di 17 milioni di tonnellate prodotte, la produzione acciaieria italiana ha registrato una flessione del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una contrazione che, seppur meno accentuata nell'ultimo mese, riflette una tendenza negativa che perdura nel corso dell'anno.

Il dato di ottobre evidenzia un ritorno alle diversità di andamento tra i due principali segmenti di produzione: i laminati lunghi e i laminati piani. Dopo la flessione generale di settembre, i laminati lunghi hanno visto una ripresa, con un aumento dello 0,6% rispetto allo stesso mese del 2023, per un totale di 1,1 milioni di tonnellate prodotte. Al contrario, la produzione di laminati piani ha continuato a soffrire, segnando un calo più marcato, pari al 12,3% rispetto allo scorso anno, con una produzione che si è fermata a 794 mila tonnellate.

Il recupero della produzione di laminati lunghi, che include prodotti come tondo e barre per l'edilizia e l'industria, è un segnale positivo per il settore, ma la continua difficoltà del segmento dei laminati piani, utilizzati principalmente nell'industria automobilistica e nella costruzione di infrastrutture, evidenzia le sfide che restano sul fronte della domanda e delle dinamiche globali.

Nonostante l'incremento del mese di ottobre, l'andamento complessivo della produzione italiana di acciaio rimane condizionato da fattori esterni, come il rallentamento della domanda globale e le incertezze economiche, che continuano a pesare sul settore siderurgico.