In sala oltre 200 delegati Cisl: nel 2024 il sindacato ha registrato quota 125mila iscritti
Si è aperto questa mattina al Tower Hotel dell'Aeroporto di Genova il XIV Congresso della Cisl Liguria, alla presenza della segretaria generale nazionale della Cisl Daniela Fumarola e del segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri. In sala oltre 200 delegati Cisl: nel 2024 il sindacato ha registrato quota 125mila iscritti
“Il Coraggio della Partecipazione. Responsabilità, Protagonismo e Visione di Futuro per rigenerare il Lavoro e la Liguria”: il titolo del Congresso, alla cui inaugurazione hanno partecipato anche il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, il viceministro al Mit Edoardo Rixi, gli assessori regionali Lombardi e Nicolo'
Nella sua relazione iniziale, il segretario Luca Maestripieri elenca le 5 proposte della Cisl per rilanciare il tema del lavoro in Liguria:
1) Puntare sui Patti per il lavoro. La contrattazione triangolare tra Regione, sindacati e associazioni datoriali, quando praticata, ha dimostrato di possedere una notevole capacitò di germinazione. In Liguria, attraverso questo metodo fecondo, si sono realizzati i patti per i lavoro nel turismo e nel commercio che hanno generato destagionalizzazione dell’offerta turistica e nuova e più stabile occupazione. Occorre ora negoziare nuovi patti in altri settori produttivi e dei servizi. I futuri accordi dovranno dedicare una particolare attenzione (a mio avviso) all’occupazione femminile, giovanile, alla disabilità e al welfare territoriale.
2) Diffondere la contrattazione decentrata: è necessario costruire nuove reti negoziali di secondo livello nelle aziende e sul nostro territorio, anche attraverso forme di incentivi regionali. La contrattazione decentrata dovrà concentrarsi sempre di più sulla redistribuzione di salario aggiuntivo sulla suddivisione dei frutti della produttività anche attraverso forme di partecipazione agli utili, lavoro agile, conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita, soprattutto a favore dei giovani e di chi si deve prendere cura dei familiari anziani o fragili. Con le amministrazioni comunali occorre rilanciare la contrattazione sociale, insieme alle nostre categorie dei pensionati, per la tutela di chi vive situazioni di disagio.
3) Potenziamento delle politiche attive del lavoro: bisogna osare di più nell’utilizzo dei fondi dedicati alle politiche attive. Il mercato del lavoro ligure ha fame di diverse figure professionali che non si trovano. Questo è un tema che un sindacato serio non può ignorare. Per strutturare solide professionalità servono politiche formative più durature, che proseguano per diversi mesi, e questo percorso va sostenuto con bonus mensili di partecipazione. È necessario, inoltre, attingendo dal FSE, compensare il costo per l’acquisizione di patenti speciali, molto richieste nel mercato, quasi introvabili ed estremamente costose per le tasche di disoccupati, soprattutto se di lungo periodo, giovani, donne e svantaggiati.
4) Un nuovo apprendistato per lo sviluppo: oggi il mercato del lavoro richiede figure sempre più qualificate. È necessario aprire a nuove forme di apprendistato, non più utilizzato come mero strumento di risparmio, ma come cerniera tra formazione e mondo del lavoro per favorire l’ingresso di giovani, donne e immigrati iper-qualificati. Gli enti bilaterali potranno svolgere un ruolo di certificazione delle competenze.
5) Contrasto all’illegalità e contrattazione d’anticipo. Nel giugno del 2022, come Confederazioni, abbiamo sottoscritto un importante protocollo regionale per la sicurezza e la legalità negli appalti pubblici. Un protocollo le cui tutele e procedure devono essere applicate anche ai grandi appalti privati. È previsto l’obbligo della “contrattazione d’anticipo” con l’impresa esecutrice sugli aspetti organizzativi del lavoro, la manodopera impiegata, gli orari di lavoro, salute e sicurezza.
Sul tema dello stabilimento genovese di Ex Ilva, afferma la segretaria nazionale Daniela Fumarola: "Noi siamo particolarmente preoccupati perchè ancora oggi non abbiamo ben chiara quale sia la strategia dell'azienda. Rimane il fatto che vadano difesi il lavoro e la filiera dell'acciaio. Tutto questo tenendo insieme i diritti costituzionali previsti quali lavoro, sicurezza, salute e ambiente. Attendiamo di avere notizie più confortanti. Dobbiamo evitare di essere terra di conquista ed essere invece terra di bilancio"
Numeri sempre meno confortanti riguardo la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ieri notte un'altra vittima nel milanese, un ragazzo di 24 anni: "E' una strage che non si ferma - aggiunge Fumarola - Serve una strategia nazionale condivisa. Non basta il rancore e il dispiacere, bisogna essere coerenti con le richieste che noi facciamo. Pensiamo che sia necessario investire moltissimo in formazione, non solo per i lavoratori ma anche per le aziende, così come in salute e sicurezza. Abbiamo bisogno di più ispettori, in una logica repressiva insieme a quella preventiva, dobbiamo estendere la patente a crediti anche per gli altri settori"
Sulle infrastrutture - "Non possiamo continuare a parlare di sviluppo avendo dei territori anche in Liguria che non sono connessi tra di loro, con le altre regioni e con lo Stato - prosegue Fumarola - Non possiamo essere il Sud dell'Europa, che attualmente è il rischio che si corre. Utilizzare al meglio le risorse disponibili e farlo in maniera rapida"
Parola chiave - La parola chiave del Congresso, secondo la segretaria Fumarola, è Crescita: "Pensiamo che attraverso un patto della responsibilità condiviso da tutti possiamo raggiungere obiettivi.
"Il referendum? Secondo noi non è lo strumento adeguato per affrontare tematiche come sicurezza sul lavoro e salute. Ma crediamo piuttosto che dialogo, contrattazione e la partecipazione siano gli strumenti per arrivare a risultati concreti anche su questi temi" - conclude Fumarola