Germania, nei circoli finanziari si riapre il dibattito su un possibile “Germanexit”

Scritto il 05/11/2025
da Redazione

Secondo l'economista Robin Brooks, l’unione monetaria avrebbe perso la capacità di favorire la convergenza economica tra Nord e Sud Europa

Nei principali ambienti finanziari tedeschi riemerge un tema finora considerato intoccabile: l’ipotesi di un’uscita della Germania dall’euro. A rilanciare il dibattito è Robin Brooks, senior fellow della Brookings Institution ed ex capo economista dell’Institute of International Finance, che sui social ha definito il “Germanexit” una prospettiva non più da escludere.


Secondo questa visione, l’unione monetaria avrebbe perso la capacità di favorire la convergenza economica tra Nord e Sud Europa, trasformandosi in un vincolo per entrambe le aree. I Paesi del Sud, gravati da alto debito, dispongono di scarsi margini fiscali, mentre quelli del Nord, in particolare la Germania, si trovano a sostenerne gli squilibri.


Le tensioni emerse con la guerra in Ucraina e la necessità di maggiori spese comuni di difesa hanno messo in evidenza questi limiti: Italia e Spagna faticano a contribuire in modo proporzionato al loro peso economico, mentre i Paesi baltici, pur con economie minori, offrono un impegno comparabile.


L’ipotesi sostenuta da alcuni analisti è che una separazione ordinata consentirebbe maggiore flessibilità a tutti: i Paesi del Sud potrebbero ristrutturare i propri debiti, mentre la Germania recupererebbe autonomia sulle politiche economiche e fiscali.


Il tema resta altamente controverso, ma il fatto che emerga apertamente nel dibattito tedesco indica un cambiamento di prospettiva: l’euro non è più considerato un dogma, bensì uno strumento da valutare alla luce della nuova realtà economica europea.