È ufficialmente partita la Conferenza di Servizi per il progetto definitivo del raddoppio della linea ferroviaria Genova–Ventimiglia, tratta Finale Ligure – Andora, uno degli interventi strategici per il potenziamento della mobilità ligure e il collegamento internazionale tra il sud-ovest e il nord-est dell’Europa.
A darne avvio oggi, lunedì 8 settembre 2025, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), su impulso del Commissario Straordinario Vincenzo Macello. Alla riunione hanno preso parte anche il Viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi, l’Assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola, e i rappresentanti dei Comuni e degli enti coinvolti.
L'incontro rappresenta un passaggio chiave nel percorso di approvazione del progetto, che verrà formalmente completato dal Commissario in accordo con il Presidente della Regione Liguria.
Un’opera strategica da 2,5 miliardi - Il progetto riguarda la realizzazione di una nuova linea a doppio binario lunga circa 32 chilometri, tra le stazioni di Finale Ligure e Andora, in variante rispetto al tracciato attuale. Di questi, 25 km saranno in galleria, a dimostrazione della complessità ingegneristica dell’intervento.
Una volta completato, il raddoppio Finale Ligure–Andora completerà l’intero corridoio ferroviario internazionale Genova–Ventimiglia, dopo i raddoppi già eseguiti tra Ospedaletti e Sanremo (2001) e tra Andora e San Lorenzo (2016).
Il costo complessivo dell’opera, comprensivo di tutte le fasi progettuali e realizzative, è stimato in circa 2,567 miliardi di euro.
Nuove stazioni e meno tempi di percorrenza
Oltre al raddoppio dei binari, il progetto prevede anche:
Il Piano Regolatore della stazione di Finale Ligure
La realizzazione delle nuove stazioni di Albenga e Andora
Le nuove fermate di Pietra Ligure, Borghetto Santo Spirito-Loano e Alassio (sotterranea)
L’obiettivo è aumentare la capacità della linea, ridurre i tempi di percorrenza grazie a velocità più elevate e eliminare i passaggi a livello e gli incroci sulla linea a binario unico oggi in esercizio.
I territori coinvolti - L’intervento interessa numerosi comuni della Provincia di Savona, tra cui:
Finale Ligure, Tovo San Giacomo, Pietra Ligure, Giustenice, Loano, Borghetto Santo Spirito, Albenga, Villanova d’Albenga, Alassio, Andora e Toirano. Le aree di cantiere coinvolgeranno anche il territorio di Borgio Verezzi.
Commenta Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture: “Con l’avvio della Conferenza dei Servizi per il raddoppio ferroviario Finale Ligure–Andora facciamo un passo storico che il Ponente ligure attendeva da decenni. Si tratta di un’opera strategica non solo per la Liguria, ma per l’intero Paese: una linea fondamentale, la porta di ingresso che collega l’Italia a Francia e Spagna, capace di migliorare la mobilità di cittadini e merci, ridurre i tempi di percorrenza e restituire valore al territorio. L’auspicio è che la Conferenza possa concludersi in tempi rapidi, così da proseguire l’iter fino al cantiere concreto. È la dimostrazione che le grandi infrastrutture possono diventare realtà quando istituzioni, territori e Governo lavorano insieme con determinazione".
Commenta Marco Scajola, assessore regionale ai Trasporti:“L’apertura della Conferenza dei Servizi è un passo fondamentale per la realizzazione del raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure. Un’opera imprescindibile, destinata a cambiare le sorti del trasporto su ferro nel ponente ligure aumentandone la capacità e la sicurezza e riducendo, al contempo, i tempi di percorrenza da e verso Genova. Regione Liguria ha fatto, fin qui, con puntualità e attenzione la sua parte ed è pronta a svolgere il proprio ruolo di supporto ai Comuni e a RFI dal punto di vista urbanistico, come già avvenuto con il raddoppio del tratto Andora-San Lorenzo al Mare e con la successiva costruzione della ciclovia Riviera dei Fiori”. Si esprime così l’assessore regionale all’Urbanistica e ai Trasporti Marco Scajola che ha preso parte oggi, nella sede dell'Unione Industriali della provincia di Savona, all’apertura della Conferenza dei Servizi per il raddoppio ferroviario Andora-Finale Ligure convocata da RFI. “Ora l'obiettivo deve essere quello di arrivare nel più breve tempo possibile all’avvio dei lavori e, successivamente, al superamento di un limite infrastrutturale evidente e fortemente penalizzante per tutto il territorio – prosegue Scajola -. In questo senso sarà fondamentale l'apporto di RFI e del Ministero per arrivare alla cantierabilità e soprattutto al finanziamento dell'opera. Per troppi anni il nostro Paese è rimasto indietro da questo punto di vista, oggi finalmente abbiamo in corso una serie di cantieri fondamentali che miglioreranno sensibilmente i collegamenti della nostra Liguria, offrendo nuove possibilità di mobilità, ma anche turistiche e commerciali”.
M5S: "Serve progetto condiviso e sostenibile" - Il primo distinguo arriva dal M5S. “Il raddoppio della tratta ferroviaria tra Finale Ligure e Andora prevede 25 km di gallerie e 7 km di viadotti, con la soppressione di diverse stazioni costiere fondamentali per pendolari, turisti e studenti. Come M5S riconosciamo la necessità di potenziare la rete. Tuttavia, il progetto non può basarsi su decisioni calate dall’alto che rischiano di isolare interi territori e di replicare errori del passato”. Lo dichiarano il capogruppo regionale Stefano Giordano e la coordinatrice M5S Savona Stefania Scarone. “Il precedente raddoppio tra Andora e San Lorenzo al Mare è una cattedrale nel deserto – spiegano –: i viaggiatori sono diminuiti drasticamente, pendolari e turisti hanno preferito l’auto, aumentando traffico e inquinamento; l’assenza di navette di collegamento con i centri cittadini ha reso l’opera poco fruibile. Non possiamo permetterci di ripetere questo modello: i cittadini non devono essere costretti a usare l’auto per raggiungere la stazione”. Il M5S evidenzia le criticità del progetto: “Stazioni lontane dai centri urbani, con rischio di isolamento per Loano, Alassio, Laigueglia, Borgio Verezzi e Ceriale, con gravi ricadute su turismo e mobilità. Caratteristiche tecniche non all’avanguardia: la linea non è progettata per treni ad alta velocità o servizi moderni, risultando già obsoleta alla sua apertura. Costi e tempi enormi: 1,5-2 miliardi di euro e 6-8 anni di cantieri, senza benefici concreti nel breve periodo”. “Chiediamo di valutare alternative meno impattanti e più sostenibili. Un’opera di questa portata deve nascere da un confronto reale con sindaci, cittadini, categorie ed esperti indipendenti. Ogni miliardo speso deve garantire benefici tangibili per cittadini e territorio. Non accetteremo una nuova grande opera costosa e invasiva che non risolve i problemi di mobilità”. “È indispensabile modernizzare la linea esistente, offrire servizi ferroviari efficienti e garantire l’accessibilità delle località costiere, patrimonio economico e sociale della Riviera. La ferrovia deve unire, non dividere. Servono scelte coraggiose, sostenibili e condivise con i cittadini”, concludono i pentastellati.