"Ho iniziato con cinque bovini da latte. Oggi ne ho 30. Produciamo latte d’alta qualità, e posso dire che è un lavoro che mi soddisfa molto"
Tra le testimonianze più significative emerse durante il Forum "Lavoro e Futuro" organizzato da Telenord, spicca quella di Patrizia Federigi, una giovane imprenditrice agricola che ha raccontato la sua scelta controcorrente: lasciare un lavoro d’ufficio per fondare una stalla da latte tutta sua. Oggi è anche responsabile donne per Coldiretti Genova.
“La mia storia inizia circa dieci anni fa, quando ho conosciuto quello che oggi è mio marito. Lui aveva un’azienda che allevava vitelloni da ingrasso, ma in quel momento era in una fase di stallo. Così gli ho proposto, da futura moglie, di cedermi l’azienda: io l’avrei trasformata in una stalla nuova, solo per la produzione di latte.”
Una scelta coraggiosa, maturata anche dal bisogno di cambiare vita: “Non avevo mai fatto l’allevatrice, ma sentivo che il mio lavoro da impiegata mi stava stretto. E nella vita, quando un lavoro ti sta stretto, devi cambiare: la vita è bellissima, ma è anche breve.”
Il progetto è partito in piccolo, ma ha preso piede rapidamente: “Ho iniziato con cinque bovini da latte. Oggi ne ho 30. Mungo due volte al giorno, produciamo latte d’alta qualità, e posso dire che è un lavoro che mi soddisfa molto.”
Nonostante le soddisfazioni, l’imprenditrice sottolinea come i giovani siano ancora troppo distanti dal mondo agricolo, che invece può offrire molto: “Quando arrivi in stalla al mattino e vedi una mucca che sta partorendo, ti rendi conto che è una vita che nasce. Dobbiamo spingere i giovani a vedere il valore del nostro territorio e del nostro lavoro. L’agricoltura dà tanto, non solo economicamente, ma anche a livello personale e umano.”
Oggi è un punto di riferimento per le imprenditrici agricole della sua zona: “Sono responsabile donne per Coldiretti Genova. Abbiamo un bel gruppo e lavoriamo insieme per fare beneficenza, migliorare il nostro settore e tenere alta la presenza femminile in agricoltura. Le donne in questo ambito hanno tanto da dire e da fare.”
