Folgiero: "Abbiamo unito tecnologie di comando, controllo e comunicazione per affrontare le nuove sfide della sicurezza subacquea"
Fincantieri entra nel futuro della sicurezza subacquea con Deep – acronimo di Dynamic Ecosystem for Enhanced Performance – un innovativo “sistema di sistemi” progettato per il controllo, la protezione e la manutenzione delle infrastrutture sottomarine strategiche. Il progetto è stato presentato alla Spezia, presso il Centro di supporto e sperimentazione navale della Marina Militare.
«La forza di Deep è l’integrazione – ha spiegato Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri –: abbiamo unito tecnologie di comando, controllo e comunicazione per affrontare le nuove sfide della sicurezza subacquea, spesso sottovalutate ma oggi cruciali in un contesto di guerra ibrida».
Il sistema si articola in quattro componenti principali:
una rete di idrofoni in fibra ottica capaci di rilevare anomalie e segnali di minaccia fino a 300 metri di profondità;
una flotta di droni sottomarini X300 sviluppati da GraalTech, dotati di sonar, videocamere e sensori parametrici;
una piattaforma di gestione dati (UMS) operativa anche senza segnale GPS;
e una base di superficie con radar e sistemi di lancio e recupero per le operazioni in mare.
Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, Deep può analizzare immagini e riconoscere oggetti o situazioni anomale negli ambienti sottomarini. Un passo avanti decisivo per la difesa delle infrastrutture critiche e la sicurezza del Mediterraneo, dove tecnologia e strategia si fondono in un ecosistema dinamico e intelligente.
