Appuntamento il 30 novembre per la serata organizzata dal Rotary
Domenica 30 novembre 2025, alle 16:30, il Teatro Carlo Felice di Genova ospiterà “Un soffio di speranza – Note per un mondo senza poliomielite”, il concerto benefico promosso dai Rotary Club genovesi con il supporto del Distretto 2032 nell’ambito della campagna globale “End Polio Now” del Rotary International. L’evento, a partecipazione libera e gratuita, punta a sostenere la definitiva eradicazione della poliomielite nel mondo.
Durante il concerto saranno raccolte offerte volontarie, interamente devolute alla Fondazione Rotary International e triplicate dalla Gates Foundation, moltiplicando così l’impatto delle donazioni. Dopo le 150.000 vaccinazioni rese possibili dai fondi raccolti nel 2024, l’obiettivo di quest’anno è raggiungere almeno 200.000 dosi di vaccino.
Protagonista della serata sarà l’Orchestra di fiati e percussioni “Città di Genova”, composta da circa settanta musicisti delle principali bande e filarmoniche del territorio, riuniti sotto la direzione artistica della Banda Musicale Cittadina di Bolzaneto 1883. Il programma, di circa novanta minuti, proporrà brani di grandi autori europei e italiani, da Rossini a Strauss, Shostakovich, Verdi, Elgar, Morricone, Barry, fino a un omaggio a Fabrizio De André.
«Il Rotary è da sempre in prima linea nella lotta contro la poliomielite», ha dichiarato Luigi Gentile, Governatore del Distretto 2032. «Ogni nota di questo concerto rappresenta un passo in più verso un mondo libero da una malattia che possiamo e dobbiamo sconfiggere insieme».
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice e la Banda Musicale Cittadina di Bolzaneto 1883, gode del patrocinio di Commissione Europea, Regione Liguria e Comune di Genova.
Il concerto si inserisce nella lunga storia del programma PolioPlus, avviato nel 1979 e diventato nel 1985 una campagna globale del Rotary: da allora oltre 2,5 miliardi di bambini sono stati vaccinati in 122 Paesi, riducendo i casi di poliomielite del 99,9%. Oggi la malattia resiste solo in Pakistan e Afghanistan, mentre la Gates Foundation continua a sostenere l’iniziativa raddoppiando — e dal 2013 triplicando — ogni dollaro raccolto dal Rotary.
