Palazzo Ducale di Genova ha un nuovo presidente. È Sara Armella, avvocata di fama internazionale ed esperta di diritto doganale, la prima donna a ricoprire questo incarico nella storia dell’istituzione culturale più importante della Liguria.
Il significato della nomina – “È un onore e un privilegio poter servire il Ducale e la città – ha dichiarato Armella a LiguriaLive su Telenord –. Devo ringraziare la sindaca Silvia Salis, che ha voluto dare un’impronta forte alla presenza femminile nelle partecipate e nelle scelte del Comune. Ogni donna che conquista un nuovo spazio può contribuire a renderlo più accessibile ad altre, rafforzando la crescita complessiva del Paese”.
Genova città delle donne – Armella ha sottolineato come la sua nomina si inserisca in un percorso di rinnovamento: “Genova sta diventando la città delle donne. Non sempre le figure femminili in posizioni di responsabilità accompagnano altre donne nel loro cammino, ma in questo caso sì, e credo sia un aspetto importante da sottolineare”.
Progetti per il Ducale – La neopresidente ha indicato tra le priorità l’internazionalizzazione: “In 33 anni di lavoro ho maturato molte relazioni in Italia e all’estero. Vorremmo portare a Genova grandi convegni e mostre di rilievo, capaci di generare ricadute economiche sul territorio e al tempo stesso stimolare la crescita scientifica e culturale. Il Ducale sarà sempre più laboratorio e casa delle idee”.
Collaborazioni e nuovi filoni – Armella ha annunciato la ripresa della collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova e con Davide Livermore, per coniugare spettacolo e esposizioni museali: “Sarà uno dei primi progetti che realizzeremo insieme”. Un altro filone sarà dedicato alla nuova scuola musicale genovese: “I rapper, eredi della grande tradizione cantautorale, meritano spazio come espressione della cultura contemporanea”.
Apertura ai giovani – Tra le iniziative immediate, una giornata periodica dedicata agli under 35, durante la quale i ragazzi potranno presentare progetti direttamente alla presidenza e alla squadra di Palazzo Ducale: “I giovani non devono essere solo utenti, ma costruttori di idee. Daremo loro voce e responsabilità”.
Continuità e innovazione – Accanto all’attenzione alle nuove generazioni, Armella ha garantito la continuità delle grandi rassegne già consolidate – dal Festival della Scienza al Festival di Limes, fino a La storia in piazza – e una particolare attenzione al pubblico adulto e affezionato del Ducale: “Saremo aperti a 360 gradi, capaci di parlare a tutte le età e a tutti i pubblici”.
L’eredità del mandato – Guardando al futuro, la presidente ha indicato l’obiettivo: “Vorrei che il Ducale fosse ricordato come punto di riferimento nazionale e internazionale, capace di produrre cultura autonoma e di aprirsi al mondo. Mi piacerebbe che il nostro lavoro portasse un pezzo di mondo al Ducale e, al tempo stesso, facesse uscire il Ducale dai confini, arricchendo Genova con nuove relazioni e nuove sfide”.