Saldi al via il 5 luglio: a Genova spesa media prevista di 203 euro a famiglia

Scritto il 04/07/2025
da steris

Manuela Carena (Federmoda): "Momento per acquisti di qualità a prezzi accessibili e per riscoprire il valore sociale del commercio nei centri urbani"

Partiranno sabato 5 luglio in Liguria, come nel resto d’Italia (ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano, dove l’inizio è previsto per il 16 luglio), i saldi estivi 2025. In regione dureranno 45 giorni, con conclusione fissata per il 18 agosto.

Secondo le stime elaborate dall’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, ogni famiglia spenderà in media 203 euro, pari a 92 euro pro capite. A livello nazionale, il valore complessivo degli acquisti in saldo è stimato in 3,3 miliardi di euro, coinvolgendo circa 16,1 milioni di famiglie.

“La stagione dei saldi rappresenta un momento importante per fare acquisti di qualità a prezzi più accessibili e per riscoprire il valore sociale del commercio nei nostri centri urbani,” commenta Manuela Carena, presidente di Federmoda Confcommercio Genova. “Nonostante le incertezze del contesto internazionale, segnali positivi arrivano dal turismo: si stima l’arrivo di circa 19 milioni di visitatori stranieri negli aeroporti italiani. Anche l’Aeroporto di Genova ha registrato un aumento del traffico, un segnale incoraggiante per il commercio locale.”

Carena sottolinea il ruolo dei negozi di prossimità, che rappresentano un presidio economico e identitario per il territorio. Acquistare nei negozi sotto casa, secondo la presidente di Federmoda, significa sostenere l’economia locale, tutelare l’occupazione e rafforzare l’identità commerciale dei quartieri. Un ringraziamento particolare va anche al Comune di Genova, che ha confermato la gratuità dei parcheggi nei primi due sabati dei saldi, misura che incentiva lo shopping nei negozi del centro.

Sul fronte delle criticità, resta aperto il dibattito sulla tempistica. Secondo Federmoda, i saldi continuano ad arrivare troppo presto rispetto al naturale ciclo stagionale. “È necessario individuare una data unica a livello nazionale che sia più coerente con l’andamento reale del mercato,” afferma Carena. Allo stesso tempo, viene richiesto un impegno concreto da parte del Governo per rilanciare i consumi interni e sostenere il commercio tradizionale, anche attraverso un maggiore equilibrio nella filiera della moda e il contrasto alla concorrenza sleale.

Infine, Federmoda ricorda ai consumatori alcune regole fondamentali per acquistare in saldo in modo consapevole. La possibilità di cambiare i capi è generalmente lasciata alla discrezione del negoziante, tranne nei casi in cui il prodotto sia danneggiato o non conforme. La prova dei capi non è obbligatoria, ma rimane una scelta del singolo esercente. Le carte di credito devono essere accettate, come previsto dalle norme, e vanno incentivati i pagamenti elettronici. I prodotti messi in saldo devono essere articoli di stagione o di moda, soggetti a deprezzamento nel tempo. È inoltre obbligatorio indicare il prezzo originario, la percentuale di sconto e il prezzo finale, tenendo conto della normativa prevista dalla Direttiva Omnibus recepita in Italia.

A livello nazionale, Federazione Moda Italia promuove campagne informative come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti” e “Saldi Tranquilli”, per garantire un’esperienza di acquisto serena e trasparente sia per i consumatori sia per i commercianti.