Genova punta sulle start up: nasce la Fondazione che sostiene i nuovi innovatori

Scritto il 21/11/2025
da Luca Pandimiglio

Alberto Clavarino e Ilaria Scaliti presentano il soggetto che si propone di aiutare i giovani a sviluppare il loro talento

A Genova è nata una nuova realtà dedicata a sostenere chi vuole creare un’impresa innovativa: la Fondazione Genova Start Up, fondata ufficialmente il 4 novembre e guidata da Alberto Clavarino. L’obiettivo è semplice e radicale: aiutare gratuitamente le start up del territorio, senza entrare nel campo dei finanziamenti ma offrendo esperienza, orientamento e supporto pratico.


«Il nostro modello non è quello del benefattore, ma di un Robin Hood positivo: coinvolgiamo aziende consolidate per dare servizi gratuiti ai ragazzi che stanno costruendo il loro futuro», spiega Clavarino. La Fondazione riunisce 15 professionisti con esperienza diretta nel mondo dell’innovazione, da figure di peso come Massimo Banzi a manager di lungo corso come Sergio Rossi.


Il percorso offerto ai giovani imprenditori è personalizzato: incontri preliminari, colloqui di valutazione e una sorta di “sessione uno contro molti”, in cui un team di esperti valuta l’idea da più prospettive — tecnica, commerciale, comunicativa. «A chi ci scrive garantiamo almeno un primo incontro: basta un’idea seria e un po’ di coraggio», aggiunge Clavarino.


Dall’altra parte del progetto, Ilaria Scaliti, responsabile comunicazione, sottolinea l’importanza dell’approccio umano: «Prima di tutto intervistiamo i ragazzi: ogni start up ha bisogni diversi e il nostro lavoro è capirli davvero, per costruire un percorso su misura». Scaliti si occupa anche di Women Start Up, ora integrata nella Fondazione, con l’obiettivo di valorizzare l’imprenditoria femminile senza creare comparti separati.


Durante il primo evento pubblico della Fondazione, ospitato negli spazi dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto, la risposta è stata calorosa. «Le start up che c’erano si sono divertite, ma soprattutto hanno capito di avere valore e di poter essere ascoltate», racconta Scaliti.


La fotografia del territorio è chiara: Genova è ancora indietro rispetto ad altri ecosistemi, ma i segnali di crescita ci sono. «Siamo molto indietro, ma proprio per questo il terreno è fertilissimo: si può crescere rapidamente», commenta Clavarino, che invita anche a cambiare prospettiva. «Viviamo in un posto meraviglioso: se diventiamo accoglienti, possiamo attirare giovani da tutta Europa. Per fare una start up non serve una fabbrica: basta un laptop, una buona connessione e un luogo dove vivere bene».


Entrambi rivolgono infine un appello a chi ha un’idea nel cassetto. «Credeteci, anche se è difficile. Noi siamo qui per aiutarvi a trovare la quadra giusta», dice Scaliti. Clavarino rilancia: «A Genova si può. Serve coraggio e tanto lavoro, ma fare una start up qui è possibile e lo dimostrano i casi di successo degli ultimi anni».