Sestri Levante ridisegna la scuola: un piano strutturale per affrontare il calo delle nascite

Scritto il 07/11/2025
da Redazione

Sestri Levante si prepara a ridisegnare la propria offerta scolastica in risposta al calo demografico che, come in gran parte d’Italia, sta incidendo in modo significativo sulla popolazione in età scolare. Il Comune ha presentato un piano complessivo di riorganizzazione delle strutture educative, un intervento che unisce visione strategica e concretezza gestionale, anche grazie all’arrivo del nuovo polo scolastico finanziato con fondi del PNRR.

Secondo i dati dell’Ufficio Scolastico Regionale, per l’anno scolastico 2026-2027 i bambini residenti nati nel 2020 saranno 93. Un numero che permetterà la formazione di massimo cinque classi prime della scuola primaria, una in meno rispetto all’attuale assetto. L’Istituto Comprensivo di Sestri Levante ha già ipotizzato tre classi a tempo pieno e due a modulo, distribuite su tre diversi plessi.

Il piano comunale si intreccia con la realizzazione del nuovo polo 0-6, avviato dalla precedente amministrazione e in fase di ultimazione, che accoglierà i bambini provenienti da due strutture per un totale di quattro o cinque sezioni. L’obiettivo dell’amministrazione guidata da Francesco Solinas, in accordo con l’assessore comunale all’Istruzione Maura Caleffi, è quello di arrivare entro cinque anni alla creazione di tre poli scolastici completi — dalla scuola dell’infanzia alla primaria — collocati nei punti strategici della città.

La riorganizzazione non riguarda solo la rete scolastica, ma anche l’uso più efficiente degli spazi pubblici: gli edifici che verranno liberati potranno essere destinati ad altri servizi comunali, consentendo una razionalizzazione degli uffici oggi distribuiti su tre sedi diverse.

«Sestri Levante sta affrontando con responsabilità e visione una sfida che riguarda molte comunità italiane» — dichiarano Solinas e Caleffi — «Trasformiamo una criticità in un’opportunità di riorganizzazione e crescita, garantendo qualità, prossimità e capacità di accogliere nuove famiglie quando i numeri torneranno a crescere».