Il nuovo decreto stabilisce che i fondi non vanno persi automaticamente ma possono essere riassegnati con un nuovo cronoprogramma approvato dal MIT
Il finanziamento per lo Skymetro di Genova non viene perso automaticamente se entro il 31 dicembre 2025 non si perfezionano le obbligazioni giuridicamente vincolanti: lo chiarisce il decreto-legge 95/2025, che ha istituito un nuovo fondo nazionale per la gestione delle risorse destinate alle reti metropolitane e al trasporto rapido di massa.
Fondo unico – Il decreto ha creato il Fondo unico per il potenziamento delle reti metropolitane e del trasporto rapido di massa, riunendo risorse già assegnate al MIT per interventi in ambiti come viabilità, mobilità sostenibile, sicurezza stradale e riqualificazione ferroviaria.
Interventi prorogati – Tra i progetti inseriti nel fondo figurano anche quelli già prorogati al 31 dicembre 2025, come lo Skymetro di Genova e la Linea 2 della metropolitana di Torino. Per questi interventi, la normativa prevede che la decadenza del finanziamento avvenga solo in assenza di OGV entro la scadenza, ma non esclude la possibilità di recuperare le somme.
Monitoraggio MIT – A partire dal 1° gennaio 2026, il Ministero delle Infrastrutture dovrà effettuare una ricognizione annuale per verificare lo stato di avanzamento degli interventi e accertare il raggiungimento degli impegni vincolanti.
Decadenza automatica – Se le OGV non saranno state perfezionate entro la fine dell’anno, scatterà la revoca automatica delle risorse. Queste verranno reinserite nel fondo, con possibilità di essere riassegnate ad altri progetti.
Riassegnazione condizionata – I fondi potranno essere riassegnati, con priorità ai progetti già finanziati come lo Skymetro, a condizione che il soggetto attuatore trasmetta un nuovo cronoprogramma e che questo venga approvato con decreto congiunto del MIT e del MEF.
Flessibilità progettuale – Le risorse riassegnate potranno essere utilizzate anche solo per la predisposizione o il completamento della progettazione, non necessariamente per l’intera realizzazione dell’opera.