Una parte dell’energia elettrica generata dal fotovoltaico sarà immessa nella rete, , mentre una quota ulteriore sarà utilizzata per i processi di elettrolisi
Il progetto Hydrogen Valley, promosso dal gruppo Ascopiave nei pressi di Treviso, è pronto a prendere forma concreta: lo scorso venerdì è stato ottenuto il permesso per avviare la costruzione del primo distributore stradale di idrogeno nella provincia. L’impianto sorgerà nel Comune di Paese, vicino alla strada Feltrina, e rappresenta una tappa fondamentale in un’iniziativa più ampia dedicata alla transizione energetica. In un’area di 48 ettari situata lungo la linea ferroviaria Treviso-Belluno, la società di Pieve di Soligo intende combinare due modalità di produzione da fonti rinnovabili: il fotovoltaico e l’idrogeno. Di questi terreni, 43 ettari saranno destinati a una grande superficie di pannelli solari, con una capacità complessiva di 28 megawatt di picco, facendo di questo impianto uno dei più estesi della Marca.
Focus sulla stazione di rifornimento - La vera innovazione, però, riguarda l’investimento di Ascopiave nell’idrogeno. Una parte dell’energia elettrica generata dal fotovoltaico sarà immessa nella rete, mentre una quota significativa sarà utilizzata per alimentare i processi di elettrolisi, fondamentali per la produzione dell’idrogeno. L’impianto sarà in grado di effettuare questo procedimento: sfruttando l’energia pulita proveniente dal sole, si scinderà l’acqua (H2O) nelle sue componenti, ottenendo così l’“idrogeno verde” e rilasciando ossigeno come sottoprodotto. L’idrogeno verrà poi distribuito tramite una stazione di rifornimento pubblica, con 40 punti di erogazione per veicoli leggeri e 20 per mezzi pesanti, oppure potrà essere immesso nella rete del gas metano.
Il progetto di 28 impianti - "Abbiamo scelto di puntare su un impianto modulare", spiega Nicola Cecconato, presidente di Ascopiave, "in modo da poter adattare la produzione di idrogeno in base alle esigenze del mercato. Questa iniziativa fa parte della nostra strategia più ampia, che mira a diversificare gli investimenti verso le energie rinnovabili, oltre alla tradizionale distribuzione del gas". L’Hydrogen Valley alle porte di Treviso si inserisce così in un piano strategico che include la gestione di 28 impianti idroelettrici, oltre a varie centrali eoliche e fotovoltaiche.