I sindaci Dante (Sant'Olcese) e Reggiardo (Casella) hanno ribadito la necessità di collaborare in maniera tecnica, lasciando da parte le divisioni politiche.
Da oltre un anno il celebre trenino di Casella, simbolo storico dell’entroterra genovese, è fermo, generando disagi sia per i pendolari sia per il turismo locale. Dopo mesi di silenzio mediatico, il tema torna al centro dell’attenzione grazie a Telenord, che ha convocato sindaci, commercianti e istituzioni per fare il punto sulla situazione.
Il Confronto tra Sindaci e Autorità - In studio erano presenti Sara Dante, sindaco di Sant’Olcese, e Gabriele Reggiardo, sindaco di Casella, con la mediazione di Gilberto Volpara. Entrambi hanno ribadito l’importanza del trenino non solo come mezzo di trasporto quotidiano, ma anche come attrazione turistica.
Il dibattito ha evidenziato un punto chiaro: la comunità dell’entroterra chiede tempi certi per la riapertura. “Non possiamo più permetterci di prendere in giro i cittadini. Servono decisioni concrete,” ha affermato Sala.
Problemi Tecnici e Interventi Previsti - Secondo quanto spiegato dal sindaco Reggiardo, i principali ostacoli sono due: una frana a Sant’Olcese e una voragine sul palo 92, a San Pantaleo. “Sensori installati grazie alla Regione permettono di monitorare la situazione, ma la messa in sicurezza completa richiede ancora lavori,” ha precisato. Il sindaco Dante ha aggiunto che, oltre alla manutenzione tecnica, è necessario un cronoprogramma dei lavori da parte della Regione Liguria per garantire tempi certi di riapertura. Attualmente, la linea non è completamente agibile, e i nuovi treni fermi in deposito non possono ancora essere utilizzati.
L’Impatto su Commercianti e Turisti - Ilaria Muzi, responsabile del punto vendita Carrefour di Casella, ha descritto le difficoltà degli ultimi mesi: “Senza il trenino, l’affluenza turistica nei weekend è calata drasticamente. Il trenino rappresenta un legame con la storia e l’identità del territorio, e senza di esso le attività locali soffrono economicamente e socialmente.” Anche Angela Negri, sindaco di Serra Riccò, ha sottolineato come la fermata del trenino abbia inciso sul pendolarismo e sul turismo escursionistico: “Collaboriamo con Casella per incrementare l’offerta turistica, ma senza il trenino diventa tutto più difficile.”
La Posizione della Regione - Il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha chiarito che formalmente la linea non è chiusa e che sono già programmati interventi per risolvere i problemi tecnici entro i prossimi mesi. Tuttavia, Bucci ha precisato che il treno non potrà ripartire entro la fine dell’anno, come erroneamente riportato da alcune testate.
La Speranza della Comunità - Nonostante le difficoltà, i sindaci hanno ribadito la necessità di collaborare in maniera tecnica, lasciando da parte le divisioni politiche. L’obiettivo comune è chiaro: riaprire il trenino per garantire trasporto, turismo e continuità culturale all’intero territorio dell’entroterra genovese.
Come sottolinea Ilaria Muzi, “il trenino non è solo un mezzo di trasporto, è parte della nostra identità e del modo in cui ci facciamo conoscere e accogliere. La comunità spera che i lavori partano al più presto, per ridare vita al cuore pulsante del nostro territorio.”
