Il dialogo in onda su Telenord venerdì 25 novembre alle 20.30

Ospite degli Incontri d'Autunno, evento organizzato da Telenord presso Palazzo Interiano Pallavicino, il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo. L'occasione anche per presentare la campagna avviata dal ministero, dal titolo "Più che un posto fisso, un posto figo!"

Formazione e giovani - "Pensare che i giovani delle nuove generazioni immaginino come sogno della vita quello di entrare in un'organizzazione e starci fino alla pensione è una cosa che non fa più parte di quest'epoca. Dobbiamo costruire un percorso per far sì che vivano un'esperienza professionale appagante e quindi possano considerare la Pubblica amministrazione come un posto di lavoro desiderabile. La stabilità è importante ma credo sia ancora più importante offrire formazione - su cui stiamo investendo molto - la possibilità di dare percorsi di carriera alle nostre persone, di premiare i meritevoli ed essere capaci di definire un equilibrio corretto fra l'impegno professionale e la vita personale. Quindi flessibilità. La pubblica amministrazione - aggiunge Zangrillo -  ha bisogno di ammodernarsi non soltanto attraverso il reclutamento di nuove generazioni ma anche acquisendo tutto quello che oggi la tecnologia ci offre in termini di innovazione. Su questo stiamo lavorando in modo molto intenso ed è questo il motivo per il quale abbiamo bisogno della generazione Z, i cosiddetti Millenials che sono nativi digitali"

Bandi e assunzioni - "Abbiamo fatto 170 mila ingressi nel 2023 e penso che ne faremo altrettanti, forse qualcosa di più nel 2024. Da gennaio a novembre abbiamo bandito 18 mila concorsi e abbiamo messo a bando 320 mila posizioni di lavoro e abbiamo ricevuto 2.300.000 candidature. La Pubblica amministrazione nei prossimi 4-5 anni, dal 2025 al 2030-31 perderà un milione di dipendenti che andranno in quiescienza. Questo significa che il ritmo che abbiamo preso adesso di 150-160 mila ingressi all'anno è il ritmo che dovremo essere in grado di mantenere nei prossimi anni. Significa un impegno straordinario di reclutamento e di gestione del turn over"

Scarsa affluenza alle elezioni - "La scarsa affluenza alle urne che si sta verificando è un campanello d'allarme che la politica deve saper cogliere e deve saper interpretare. Se abbiamo tanti cittadini che non partecipano al momento clou della vita politica, il voto, quando un cittadino ha effettivamente la possibilità di incidere, significa un disinteresse verso la politica. Dobbiamo tornare a fare politica nel senso nobile del termine, che significa saper dialogare e ascoltare, penso che sia uno degli impegni e uno dei doveri che deve avere un politico"