Corpi a terra e rumori di bombardamenti: Assopace e Liguria-Palestina denunciano il genocidio e chiedono lo stop agli accordi con Israele
Bandiere palestinesi, teli bianchi e suoni di bombardamenti: è la scena che si è presentata questa mattina davanti alla sede del consiglio regionale della Liguria, a Genova. Una protesta simbolica organizzata da Assopace Palestina e dall’associazione Liguria-Palestina, con il sostegno di alcuni gruppi di opposizione in Regione, per denunciare le violenze in corso nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.
Flash mob – I manifestanti si sono stesi a terra coprendosi con teli bianchi, mentre in sottofondo risuonavano registrazioni di bombardamenti. Un’azione forte, pensata per scuotere l’opinione pubblica e chiedere un cambio di rotta politico.
Accuse – “Non si può più stare in silenzio, non si può essere complici di quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania”, ha detto Maria Di Pietro, referente ligure di Assopace Palestina. Nel mirino, il rigetto di una mozione che chiedeva la sospensione dell’accordo di associazione tra Israele e l’Unione Europea, prevista in caso di violazione del diritto internazionale.
Richieste – I manifestanti chiedono anche al presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, di seguire l’esempio di altre Regioni italiane e interrompere gli accordi internazionali con Israele. “Siamo qui per chiedere che si denunci almeno il genocidio”, ha aggiunto Di Pietro.
Appello – Karim Hamarneh, presidente dell’associazione Liguria-Palestina, ha sottolineato l’urgenza dell’azione: “Ogni giorno ci sono cento morti. Cerchiamo di dare voce alla società civile e fare pressione sui governi per ottenere qualcosa di concreto”.