A Genova l’assemblea nazionale del partito, tra attacchi al Governo e proposta di un “volantone” contro il carovita il 16 luglio
Italia Viva si propone come perno riformista e moderato del centrosinistra, rivendicando il proprio ruolo decisivo nella costruzione di una coalizione alternativa alla destra. Lo ha ribadito con forza Matteo Renzi aprendo l’assemblea nazionale del partito, in corso all’Acquario di Genova davanti a circa 300 persone.
Assemblea nazionale – “Si può fare” è il motto scelto per l’incontro, aperto nella mattinata con l’intervento del segretario Matteo Renzi. In sala la sindaca Silvia Salis, accompagnata dal suo vice Alessandro Terrile, e vari esponenti del Partito Democratico come Alberto Pandolfo, Simone D’Angelo e Armando Sanna. Presenti tutte le figure di spicco di Italia Viva, tra cui Maria Elena Boschi e Raffaella Paita, parlamentare ligure e coordinatrice nazionale del partito.
Silvia Salis – “Silvia è qui da sindaca, non tiratela per la giacca”, ha detto Renzi. “L’ho conosciuta prima della Leopolda. So che si è allenata alla politica grazie alla presenza di suo padre, e il fatto che lui sia mancato pochi giorni dopo aver saputo che balenava l’idea della sua candidatura è drammatico, ma bellissimo”.
Coalizione – “Noi stiamo bene nella tenda riformista, non solo perché senza di noi – e la Liguria lo dimostra – non si vince, ma anche perché il Pd di Elly Schlein (che rispetto) e le altre forze della coalizione, come Avs e Movimento 5 Stelle, non hanno quella vocazione riformista e moderata che io ritengo essenziale”, ha dichiarato il leader di Italia Viva.
Centrodestra – “La destra ha i numeri? Non è vero”, ha affermato Renzi. “Al massimo, in un quadro di scarsa affluenza, è arrivata al 29%. Vince solo perché il centrosinistra è diviso e le lascia spazio”. Poi l’affondo contro Forza Italia: “Tajani ha proposto lo Ius Scholae, ma è subito tornato a cuccia quando la Meloni lo ha richiamato”.
Diritti civili – “Noi siamo dell’idea che in Europa non si possano bloccare manifestazioni sui diritti come in Ungheria”, ha proseguito Renzi. “Andrea Del Mastro è un sadico, a uno così non si danno in mano le carceri”. Ancora: “Il Governo Meloni ne sta combinando di tutti i colori e non servono le inchieste giudiziarie per capirlo”.
Attacchi al Governo – “Alla Meloni consiglio un decalogo”, ha detto Renzi, elencando: “Non spiare le persone (anche gli ex fidanzati), non intercettare i giornalisti, non mettere incapaci al Governo solo perché sono parenti, non usare gli aerei di Stato per criminali e stupratori”.
Temi sociali – “La tenda riformista funziona solo se si mettono al centro i temi che toccano il cuore dei cittadini. E purtroppo quelli che ho citato non interessano a nessuno, anche se è incredibile”, ha detto l’ex premier. “Quello che conta davvero è la quotidianità, come i salari. Il salario minimo è importante, ma più ancora quello medio”.
Lavoro e giovani – “Una farmacista mi ha scritto dicendomi che guadagna 11,90 euro l’ora, pericolosamente vicino al salario minimo. È una laureata che ha dovuto emigrare al Nord per lavorare. E la ministra Bernini ora vuole far pagare ai borsisti di ricerca l’Irpef retroattivamente. E non è nemmeno la peggiore!”.
Proposta – “Il 17 luglio saranno mille giorni del Governo Meloni. Immagino le loro feste, le dirette”, ha ironizzato Renzi. “Noi il 16 luglio saremo nelle piazze d’Italia con un volantone, come quelli dei supermercati, per mostrare quanto sono saliti i prezzi dei beni essenziali: ‘Giorgia, quanto ci costi’”.
Cultura e AI – Renzi ha criticato duramente la gestione dell’intelligenza artificiale: “Il Governo ha affidato il tema al ministro Urso, pensate un po’…”. E sulla cultura: “Viviamo in un Paese dove Giuli fa il ministro della Cultura e si celebrano i film degli amici della fiamma magica. Qualcuno rimpiange Sangiuliano, e già questo fa riflettere”.
Sicurezza e immigrazione – “La destra parla di sicurezza ma i reati tra minorenni nel 2024 sono triplicati”, ha detto Renzi, elogiando la delega alla sicurezza assegnata a Genova da Salis ad Arianna Viscogliosi. “Quanto all’immigrazione, il centro migranti in Albania è una follia, soprattutto considerando l’aumento degli arrivi che ha toccato il 40%”.
Visione – “Tasse, sicurezza, intelligenza artificiale non sono temi da lasciare a questa destra sgangherata”, ha concluso Renzi. “Serve una visione alternativa e concreta, capace di riportare al centro il merito, la qualità e il lavoro”.