Sardegna, scontro istituzionale sugli scali: presidente uscente Deiana contesta la nomina del commissario Bagalà

Scritto il 16/08/2025
da R.S.

Secondo Deiana, prima della scadenza naturale del mandato non si può nominare un commissario, ma solo un nuovo presidente a pieno titolo

Tensione ai vertici dell’Autorità Portuale del Mare della Sardegna, dove il presidente uscente Massimo Deiana ha deciso di non cedere il passo al commissario Domenico Bagalà, nominato dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini. La scelta di Deiana ha sollevato un caso che intreccia diritto amministrativo e politica, a pochi giorni dalla naturale scadenza del suo mandato, prevista per il 31 agosto.

Il braccio di ferro si è consumato martedì 12 agosto, quando Bagalà si è presentato alla sede dell’ente a Cagliari per assumere l’incarico, ma non ha potuto prenderne formalmente possesso. Deiana, infatti, nei giorni precedenti aveva trasmesso una PEC al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere chiarimenti sulla legittimità della nomina, definita da lui anticipata e irregolare.

Secondo la sua interpretazione, la continuità amministrativa sarebbe già assicurata dalla proroga ricevuta fino a fine mese, e un commissario straordinario potrebbe subentrare solo a fronte di dimissioni, che non sono mai state presentate. In altre parole: prima della scadenza naturale del mandato, non si può nominare un commissario, ma solo un nuovo presidente a pieno titolo.

Il Ministero, dal canto suo, ha motivato la nomina con la necessità di garantire la piena funzionalità dell’ente, in attesa del nuovo vertice. Una posizione confermata dallo stesso Bagalà, che ha dichiarato: “La nomina è valida a tutti gli effetti. Ho già iniziato a lavorare sui dossier dei porti con il segretario generale”.